La storia di Arrow, un cane trovato incatenato ad un cassonetto
Volontari notano un cane abbandonato dopo l'esplosione di Beirut: il salvataggio di Arrow
Arrow è un povero cane abbandonato vicino ad un cassonetto della spazzatura e legato con una catena. I volontari dell’associazione Peta, si sono resi conto della sua presenza, pochi giorni dopo l’esplosione che ha devastato la città di Beirut, nel Libano. L’animale era così magro, che i soccorritori riuscivano a contare le sue ossa.
Non aveva né cibo, né acqua. Come unico riparo dal sole cocente, aveva una buca che si era scavato da solo, sotto un contenitore di metallo.
Nonostante qualcuno lo aveva ridotto alla fame e lo aveva abbandonato, legato con una catena, a soffrire giorno dopo giorno, lui era amichevole. Quando ci ha visto, si è mostrato fedele. Aveva conosciuto la cattiveria, eppure non aveva perso la fiducia negli esseri umani.
I ragazzi gli hanno subito portato dell’acqua e del cibo e poi lo hanno fatto salire sulla loro auto, per portarlo alla clinica veterinaria della città. Raggiunta la struttura, Arrow ha ricevuto ogni cura necessaria. Per diversi giorni, è rimasto ricoverato, ma i volontari non lo hanno abbandonato nemmeno per un secondo.
Non volevamo che si sentisse solo. Aveva trascorso giorni in mezzo al nulla, a patire la fame. Non volevamo che si sentisse di nuovo abbandonato, così ci siamo recati a trovarlo ogni giorno, per tutta la riabilitazione.
I volontari hanno poi spiegato, che una volta dimesso, hanno portato Arrow al loro rifugio. Quando hanno raccontato la sua storia sui social, decine di persone si sono offerte di adottarlo.
L’adozione di Arrow
Forse non ne abbiamo mai ricevute così tante! Quando hanno visto le foto di quel cane così magro, hanno sentito il bisogno di fare qualcosa per lui, proprio come è successo a noi. Abbiamo valutato ogni singola richiesta e, anche se non è stato facile, alla fine abbiamo trovato la famiglia giusta per Arrow.
Il dolce cucciolo oggi vive in una bellissima casa, circondato da persone che lo amano e che ogni giorno lo rassicurano e si prendono cura di lui. Probabilmente non dimenticherà mai quello che ha dovuto sopportare, ma ora sa che non sarà mai più abbandonato.
Come ogni volta, il ringraziamento più grande va ai volontari, per l’enorme lavoro che fanno ogni giorno, per regalare ai nostri amici a quattro zampe una seconda possibilità di vita.