Avellino, pitbull azzanna padre e figlia nel giardino del vicino

Pitbull attacca un padre e sua figlia in un'abitazione di Avellino: l'uomo era andato a lamentarsi dei continui rumori notturni

L’episodio è accaduto in provincia di Avellino, precisamente a San Pietro di Montoro. Il pitbull di un vicino di casa, ha azzannato un padre e una figlia, che si trovavano vicino il giardino della casa dell’animale. I due sono stati subito trasportati all’ospedale Curti di Mercato San Severino.

Secondo la ricostruzione della dinamica di quanto accaduto, l’uomo quella sera si era recato dal vicino, per lamentarsi dei continui rumori. Alla sua vista, il pitbull si è avventato verso di lui. Prima gli ha morso un fianco e poi gli ha azzannato le parti intime.

La figlia, quando si è resa conto di ciò che stava accadendo, è intervenuta ed è stata a sua volta ferita. Nonostante fosse tardi, le urla hanno svegliato i vicini.

Padre e figlia azzannati da un pitbull

Entrambi sono stati portati alla struttura sanitaria. La figlia è stata medicata e dimessa. Il padre, invece, ha dovuto mettere dei punti di sutura e i medici hanno deciso di tenerlo sotto controllo.

Potrebbe anche esserci la possibilità che venga sottoposto ad un’operazione chirurgica

Padre e figlia azzannati da un pitbull

Sulla vicenda è stato richiesto l’intervento dell’Asl e delle forze dell’ordine. Quest’ultime dovranno capire cosa abbia scatenato l’aggressione dell’animale e soprattutto se si trovava sciolto in casa sua o con il cancello aperto e fosse malcustodito.

Padre e figlia azzannati da un pitbull

Non è la prima volta che si verifica un episodio così, soprattutto negli ultimi mesi.

Padre e figlia azzannati da un pitbull

Come dimenticare la vicenda di Matilde Gioia, la bambina di un anno e dieci mesi, che è stata aggredita alla testa da un cane, mentre si trovava dai suoi nonni.

Quel giorno la piccola si trovava in giardino con sua nonna, quando l’animale, che prima di allora non si era mai mostrato aggressivo, l’ha aggredita alle spalle.

Matilde è stata subito trasportata, in gravi condizioni, all’ospedale di Esine e poi trasferita al Papa Giovanni XXIII di Bergamo.