È morto il cane Giotto, dopo 18 ore di agonia. Tanta la rabbia per quello che gli è stato fatto

Giotto non ce l'ha fatta, si è spento il mattino successivo alle 6:30: si cerca il responsabile

È morto il cane Giotto, dopo 18 ore di agonia. Era il “randagio” del quartiere Santa Caterina, a Massafra, in provincia di Teramo. Tutti lo conoscevano e tutti lo amavano. Tutti si prendevano cura di lui e lo salutavano con affetto, in particolar modo i bambini. Fin quando Giotto non si è ritrovato vittima della mano crudele dell’uomo.

Lo scorso venerdì, il povero cagnolone è stato trovato in gravi condizioni per la strada, agonizzante. Aveva ingerito del veleno per lumache. Una scena che ha spezzato il cuore a tutti gli abitanti e che ha richiesto l’immediato intervento di un veterinario. Ma nonostante i diversi tentativi per salvarlo, dopo 18 ore di agonia, Giotto ha deciso di non lottare e di arrendersi alla vita. Si è spento il giorno successivo, alle 6:30 del mattino.

Giotto e la rabbia dell’associazione

È morto Giotto, il cane avvelenato
Credit: Facebook

Dopo quanto accaduto, qualcuno ha scelto di spendere qualche parola sulla morte di Giotto ed esprimere la rabbia contro chiunque abbia commesso un gesto così orribile.

Era l’amico di tutti, dal bar al piccolo negozio. Salutava tutti catturando coccole. Ma dietro tanti amici ci sono anche dei nemici, che oggi hanno deciso di avvelenarlo con del veleno per lumaca. Perlomeno i sintomi sono riconducibili a quel veleno. Tutta la cittadinanza vicino a Giotto.

Queste le parole di un’associazione della zona.

È morto Giotto, il cane avvelenato
Credit: Facebook

Giotto ci ha lasciato per sempre. Oggi saremo pronti a denunciare l’accaduto e andremo fino in fondo. Speriamo nella collaborazione della cittadinanza. In memoria di Giotto, simbolo del disprezzo verso l’uomo che non rispetta un animale. Con lui oggi muore una parte di tutta Massafra.

È morto Giotto, il cane avvelenato
Credit: Facebook

Probabilmente l’autore del gesto non verrà mai trovato e nessuno riuscirà mai a spiegarsi perché la scelta di avvelenare un cane amorevole e benvoluto da tutti. Ci auguriamo che ci pensi la vita a dargli ciò che si merita. Oggi Giotto è sicuramente in un posto migliore.