Guardandolo oggi, non direste mai che abbia avuto un brutto passato. Ma la storia di questo cane supera ogni immaginazione
La storia di Chewbacca, un cane che ha trascorso tutta la sua vita in un allevamento di carne di cane
Guardandolo oggi, non diresti mai che Chewbacca abbia trascorso quasi tutta la sua vita, in un recinto fangoso di un allevamento di carne di cane sudcoreano. Per cinque lunghi e sofferenti anni, si è ritrovato solo in un piccolo spazio. Senza ricevere l’attenzione di nessuno, ne la minima cura veterinaria. Quelle persone gli davano una piccola quantità di cibo, necessaria per farlo rimanere in vita.
Fortunatamente, i volontari dell’associazione Humane Society International hanno scoperto, dopo una segnalazione, della presenza di questo allevamento illegale. Ed hanno deciso di intervenire.
Sono riusciti a far chiudere l’attività e a salvare Chewbacca ed altri amici a quattro zampe.
Dopo tutti quegli anni, in cui nessuno si era mai avvicinato a lui, gli stavano finalmente rivolgendo attenzioni vere. Quegli angeli lo avevano portato via da quel posto infernale. Lo avevano accarezzato e gli avevano parlato come mai nessuno aveva fatto prima in tutta la sua vita.
La vita di Chewbacca oggi
Questo cagnolone, non solo oggi sta bene e le sue ferite, sia esterne che interne, sono guarite, ma è diventato un vero simbolo dell’associazione Humane Society International. Il presidente Jeffrey Flocken ha deciso di adottarlo e di aiutarlo a dimenticare il suo orribile passato.
Oggi Chewbacca è felice e le sue giornate sono piene di amore costante, lunghe passeggiate, sonnellini assonnati e giri in macchina per andare a comprare prelibatezze!
La storia di questo cucciolo ci dimostra, ancora una volta, quanto sia importante non rimanere indifferenti e denunciare situazioni di negligenza e maltrattamento verso un amico a quattro zampe.
Se questo cucciolo ha una seconda possibilità di vita ed è vivo, è grazie a qualcuno che ha avuto il coraggio di raccontare cosa accadeva in quell’allevamento abusivo.
Denunciate, non rimanere indifferenti, perché l’indifferanza è peggiore della violenza stessa!