“Ho visto quella macchia nera sull’autostrada e, quando mi sono avvicinato, non ho potuto evitare di fermarmi”
"Se qualcuno l'avesse investita, quella tartaruga azzannatrice sarebbe sicuramente morta"
La Chelydra serpentina, conosciuta con il nome più comune di tartaruga azzannatrice, è un rettile che trova il suo ambiente naturale nei bacini di acqua dolce. Quello è il suo territorio, quindi se qualcuno prova ad avvicinarsi a lei, tende ad essere aggressiva e a morsicare. Ma questa sua reazione, che viene spesso associata ad una presunta cattiveria, in realtà è solo un meccanismo di difesa.

Questo suo carattere esuberante cambia totalmente nel momento in cui la tartaruga esce dall’acqua e si ritrova sulla terra ferma. Solitamente lo fa quando deve soddisfare il loro istinto riproduttivo, oppure quando deve cercare un posto sicuro dove deporre le loro uova.
Oggi vi raccontiamo il meraviglioso salvataggio di uno di questi esemplari, ad opera di un coraggioso automobilista che ne aveva notato uno in difficoltà su un’autostrada, negli Stati Uniti.
Notando questa strana macchia nera nel bel mezzo della corsia dell’autostrada, il signore ha rallentato fino a fermarsi quando ha capito di cosa si trattasse.
Se un’auto l’avesse investita, la tartaruga sarebbe morta sul colpo. In più, ci sarebbe potuto essere un pericoloso incidente sulla corsia di marcia, che avrebbe anche potuto mettere a rischio la vita di una o più persone.
Il salvataggio della tartaruga azzannatrice

Mentre quando si trova in acqua la tartaruga azzannatrice ha un agilità molto elevata, quando invece si trova sulla terra diventa molto lenta. L’automobilista ha detto:
Ci avrebbe messo una vita ad attraversare. Così ho parcheggiato e sono sceso con l’intenzione di aiutarla, ma dovevo stare attento.
La consapevolezza e la razionalità, hanno fatto si che l’uomo operasse nella maniera migliore sia per lui che per l’animale.
Sapevo che non dovevo prenderla per la coda, poiché avrei potuto ferire la sua colonna vertebrale. In più, ovviamente, dovevo tenere le mani il più lontano possibile dalla testa, perché un suo morso avrebbe potuto ferirmi.

Una volta sollevata, l’uomo ha poi portato il rettile carnivoro sul ciglio della strada, stando ben attento a metterla rivolta verso la direzione in cui stava andando. Tutto questo per evitare che, disorientata, la tartaruga tornasse di nuovo sull’asfalto.