La storia del cagnolino Travolta, salvato da un autista Uber

La nuova vita del cagnolino Travolta, trovato per strada in fin di vita. È stato salvato da un autista Uber e oggi si sta riprendendo

La storia del cane Travolta arriva dal Kentucky ed ha commosso migliaia di persone in tutto il mondo. A trovare il povero cucciolo, è stato un autista di Uber. Stava guidando il suo mezzo durante le ore lavorative, quando lo ha visto in mezzo alla strada, apparentemente morto.

il salvataggio di Travolta

Straziato da quella scena così triste, l’uomo ha accostato ed è sceso per spostare il suo corpicino. Ma non appena si è avvicinato, si è reso conto che respirava ancora. Era debole e stava aspettando soltanto che la morte arrivasse a prenderlo.

Quando si è reso conto che le sue condizioni erano estremamente gravi, il suo cuore si è frantumato in mille pezzi. Era debole, magro, aveva ferite infetti sulla maggior parte del corpo ed era invaso dai parassiti. Sapeva che di lì a poco sarebbe morto, se non lo avesse portato subito dal veterinario. Così quell’autista Uber dal cuore grande, lo ha preso tra le sue braccia e lo ha portato alla clinica veterinaria più vicina.

il salvataggio di Travolta

In poco tempo ha raggiunto il Kentucky Humane Society. Anche i volontari sono rimasti scioccati dalle condizioni del povero Travolta e si sono subito offerti di prenderlo in cura.

Il cagnolino è stato reidratato attraverso liquidi endovena e sottoposto a tutti i trattamenti e le cure di cui aveva bisogno. In seguito, i ragazzi si sono anche occupati di fargli un bagno medicale e di rasare il suo pelo ormai rovinato.

Ogni giorno hanno pregato affinché riuscisse a superare la notte. Fortunatamente, Travolta era un vero guerriero e non aveva affatto intenzione di smettere di lottare. Nel giro di una settimana si è ripreso, ma era ancora troppo debole per riuscire a rimanere in piedi sulle sue stesse zampe. Nonostante lancinanti dolori era però tornato a scodinzolare.

il salvataggio di Travolta
Credit: Kentucky Humane Society

Nel suo ultimo aggiornamento riguardo alle condizioni di salute, i volontari del rifugio hanno spiegato che ha iniziato a mostrare dei miglioramenti e che è tornato a mangiare da solo. Ha davanti a sé ancora un lungo periodo di riabilitazione.

È come se sapesse che senza il nostro lavoro oggi non sarebbe vivo e non perde occasione per ringraziarci e per riempirci di coccole. Il prossimo passo è quello di aiutarlo a ricostruire la massa muscolare e poi potrà essere pronto per una famiglia vera, che lo amerà per il resto della sua vita.