La storia di Walter, un cucciolo di volpe separato dalla sua mamma per colpa delle credenze popolari

Per colpa delle credenze popolari, qualche crudele persona ha separato il piccolo Walter dalla sua mamma e gli ha tagliato la coda

La storia del cucciolo di volpe Walter arriva dal Perù, eppure ha suscitato rabbia ed indignazione in ogni parte del mondo.

Il salvataggio di Walter

Per fortuna, esistono persone dal grande cuore, in grado di cambiare le carte in tavola e il destino dei poveri amici animali.

La piccola volpe andina di appena tre mesi è stata strappata via dall’amore della sua mamma da qualche essere malvagio. Così piccola eppure già vittima della crudele mano degli esseri umani.

I volontari che l’hanno trovata sono certi che sia stata usata per un rituale esoterico. Una pratica purtroppo molto diffusa nel posto. Le persone credono che la coda di una volpe porti fortuna a chi la possieda. Proprio per questo qualcuno ha tagliato la coda del povero Walter.

Il salvataggio di Walter

Questo esemplare è stato ritrovato in Alto Selva Alegre. Dopo un’analisi molto approfondita si sono resi conto che aveva la coda tagliata. È un cucciolo di volpe, l’hanno strappato a sua madre e da loro è scappato.

Queste le parole Luis Felipe Gonzales Dueñas, direttore dell’associazione National Forest and Wildlife Service (Serfor).

Walter non potrà tornare in natura

L’uomo ha spiegato che purtroppo Walter dovrà crescere e continuare a vivere in cattività. Riportarlo nel suo habitat naturale potrebbe essere per lui una condanna a morte.

Purtroppo è stato strappato via dall’affetto della sua mamma troppo presto e non sa come nutrirsi, come cacciare e soprattutto come difendersi dai suoi predatori.

Il salvataggio di Walter

Non è la prima volta che una volpe andina viene trovata in quelle condizioni. A causa di una credenza popolare tramandata nel tempo, la gente taglia una parte del corpo a questo animale, in particolare la coda, perché convinta che porterà loro fortuna nella vita. Poi, lasciano la volpe a vivere nella sofferenza assoluta, condannandola a morte.

Il piccolo Walter oggi sta bene, ma per colpa degli esseri umani non potrà vivere la sua vita come dovrebbe essere.