La triste storia del cane Furia: senza coda per il troppo dolore della perdita del suo proprietario
Furia ha iniziato a farsi del male, non riusciva a vivere in quel posto triste e a sopportare la mancanza del suo papà umano
Il protagonista della storia di oggi è un pastore tedesco di 7 anni di nome Furia. Per tutta la vita, il dolce cucciolo ha vissuto insieme al suo amorevole papà umano in una casa in provincia di Asti, in Piemonte. Purtroppo, l’uomo è venuto a mancare e il cucciolo si è ritrovato solo.
Nessuno dei parenti si è preoccupato per lui e si è mostrato disposto ad aprirgli le porte della propria casa. Così, non solo Furia non vede più quella persona che ha amato per tutta la vita e che lo ha amato, ma si è anche ritrovato rinchiuso in un box del canile di Refrancore d’Asti.
I volontari non gli hanno fatto mancare nulla. Lo hanno viziato e coccolato proprio come merita. Nonostante tutto, il cagnolone non è mai riuscito ad adattarsi a quella vita così diversa e triste.
Furia e i tentativi di autolesionismo
Rinchiuso in quel box e sovrastato dal troppo dolore per la mancanza del suo amato papà, il cucciolo ha iniziato a farsi del male. Ha iniziato a mordersi i fianchi, causandosi delle lesioni.
Subito è stato soccorso dal veterinario, che si è occupato di curare tutte le lezioni. In seguito però, la situazione è peggiorata e Furia ha iniziato a mordersi anche la coda.
Gli angeli che lo hanno soccorso, hanno raccontato:
Le abbiamo provate tutte, gli abbiamo comprato anche un osso perché mordesse quello e non la sua coda. Abbiamo cercato di distrarlo dall’autolesionismo attraverso i giocattoli. Ma ad eccezione dei momenti in cui si trovava con noi volontarie, non smetteva di farsi del male. È anche dimagrito.
Alla fine, la veterinaria Daniela Demaria, colei che si è occupata di Furia, è stata costretta ad amputargli la coda. Adesso indossa un collare che non gli permette di farsi ancora del male.
Dovrà attendere qualche settimana, ma poi Furia a tornerà stare bene e potrà anche trovare una famiglia.
È stato descritto come un cane mansueto e buono, capace di amare tanto e di farsi amare. Si trova in canile dal 2020 e adesso ha bisogno di trovare una figura che sostituisca quella del suo amato papà. Le volontarie hanno spiegato che è molto buono con gli esseri umani, ma non va d’accordo con gli altri amici a quattro zampe.