La triste storia di Mae, la cagnolina che ha attraversato il ponte dell’arcobaleno

Grazie all'impegno di Elisabeth, Mae è riuscita quanto meno a vivere i suoi ultimi giorni in serenità e felicità

La protagonista della storia di oggi si chiamava Mae ed era una splendida e dolcissima cagnolina di razza mastino napoletano. I volontari l’hanno trovata in un campo, abbandonata, che pativa la fame ed il freddo. Pesava la metà di quanto avrebbe dovuto ed era possibile contare tutte le ossa del suo corpo.

La triste storia della cagnolina Mae

Tuttavia, i volontari l’hanno portata con loro ed hanno iniziato a curarla con tutto il loro impegno e anche di più. Non hanno smesso di amarla e coccolarla nemmeno quando hanno scoperto che la cucciola aveva un tumore incurabile.

Anzi, hanno deciso di raccontare la sua storia su internet, nella speranza che qualcuno si innamorasse di lei e decidesse di donarle gli ultimi anni di vita felici.

Quella persona, alla fine, è uscita fuori. Elisabeth Starck è una donna meravigliosa che, nell’arco della sua vita, ha adottato temporaneamente decine e decine di cagnolini anziani o malati, riuscendo a garantire loro tutto ciò di cui avevano bisogno. Quindi, quando ha letto di Mae, è corsa subito a prenderla.

Gli ultimi anni felici di Mae

La triste storia della cagnolina Mae

Grazie ad Elisabeth, Mae è riuscita a conoscere il vero significato della parola amore. Il che è stata una vera fortuna, perché non troppo tempo dopo, purtroppo, Beth ha scritto sul suo profilo questo tristissimo post:

Ho temuto questo fin dal primo giorno, quando mi hanno detto che aveva il cancro. Oggi Mae mi ha fatto sapere che era stanca e che la sua missione e il suo scopo nella vita sono stati tutti realizzati. Condivideva il suo amore per la vita con tutti quelli che incontrava.

La triste storia della cagnolina Mae

Viveva per il cibo e per i suoi nuovi amici gatti. Era così gentile e la sua calma la rendeva splendida ogni volta che incontrava qualcuno di nuovo. Mi mancherà così tanto il suo viso adorabile. Le sue nove settimane con tutti noi sono state qualcosa che non mi sarei mai aspettata.

Si meritava tutto l’amore che le abbiamo dato e anche di più. Mae, finché non ci incontreremo di nuovo, corri libera dolce ragazza! Sei una su un milione!

Ci sentiamo in dovere di ringraziare Elisabeth e tutti coloro che, come lei, fanno di tutto, ogni giorno, per aiutare questi meravigliosi amici a quattro zampe con cui la vita ha deciso di non essere clemente.