Lo scoiattolo feroce che terrorizzava gli abitanti è stato catturato: Stripe è morto

Catturato Stripe, lo scoiattolo "cattivo" che terrorizzava una cittadina del Galles. La Protezione Animali lo ha soppresso

Era stato soprannominato dagli abitanti Stripe, come il cattivo dei Gremlins. Lo scoiattolo per diversi giorni ha aggredito gli abitanti di Buckley, una cittadina del Galles.

Stripe lo scoiattolo cattivo

Persone anziane, bambini e anche altri animali che si trovavano a passeggio nei parchi pubblici della zona. Secondo i racconti delle “vittime”, lo scoiattolo si accaniva in particolar modo contro coloro che gettavano l’immondizia nei cestini per le strade della zona.

Tutti hanno iniziato ad avere paura di Stripe e poco fa è stata diffusa sul web la notizia della sua morte. Corinne Reynolds, questo il nome della donna che con una trappola ha catturato l’animale. Una volta imprigionato, l’ha consegnato nelle mani della Protezione Animali ed è stata proprio quest’ultima a procedere con l’eutanasia.

Stripe lo scoiattolo cattivo

Liberare lo scoiattolo in natura sarebbe stato illegale, così sopprimerlo è stata, secondo quanto diffuso, una soluzione costretta.

I racconti sullo scoiattolo Stripe

Corinne ha raccontato alla testata giornalistica Daily Mail, che 18 persone sono rimaste ferite ed alcune di esse hanno riportato delle ferite molto gravi, provocate proprio dai morsi e dai graffi dello scoiattolo. C’è anche il rischio che il roditore possa aver trasmesso loro il tetano.

Lei stessa si era presa cura dell’animale, dal momento che aveva iniziato a vederlo nel suo giardino. Inizialmente, era buono. Poi però ha iniziato a comportarsi in modo strano, cattivo.

Stripe lo scoiattolo cattivo

Ho pensato che stesse accadendo qualcosa nella sua testa, come un tumore. Alcuni bambini sono perfino stati rincorsi dal feroce scoiattolo.

Un’altra donna, Chloe Harry ha raccontato di essere stata aggredita dallo scoiattolo per tre volte e che una volta, l’animale avrebbe cercato di addentarle il collo e non hai idea di come sarebbe finita, se sua madre non fosse intervenuta.

Abbiamo trascorso la vigilia di Natale al pronto soccorso, per le iniezioni antitetaniche. Sono ancora sotto antibiotici, non posso credere a cosa abbia fatto al mio braccio, doveva avere delle fauci davvero robuste. L’ho visto tornare due giorni dopo.