Marine statunitense salva la vita a Blessing e lotta per portarlo a casa con lui

Il caporale aveva trovato Blessing per strada e lo aveva salvato, ma portarlo a casa con lui, si è rivelato più complicato del previsto

Una delle pochissime cose che tengono alto l’umore dei militari impegnati in missioni all’estero, è il legame che, spesso e volentieri, questi formano con dei cuccioli salvati dalle strade. Il caporale Tommie Jhonson, ad esempio, durante il suo servizio in Georgia aveva salvato e si era legato con un cucciolo di nome Blessing. Il militare avrebbe voluto portarlo subito a casa in America, ma le cose si sono complicate.

Il salvataggio di Blessing

Il caporale Jhonson e il suo battaglione si trovavano in missione in Europa. Il loro rietro era previsto a breve, ma l’arrivo della pandemia Covid-19 ha costretto tutti i marines a rimanere più a lungo nel campo base in Georgia.

Le giornate non passavano mai e l’umore dei militari stava venendo meno. Non facevano altro che lavorare e dormire nelle loro piccole camere. Una condizione davvero insostenibile per tutto quel tempo.

Un giorno, però, tutto è cambiato. Jhonson e gli altri marines hanno notato 6 cuccioli abbandonati sul ciglio della strada e tutti loro davano l’idea di avere un disperato bisogno di aiuto.

Senza pensarci troppo, i militari hanno preso con loro quelle creature indifese e le hanno portate nel loro campo. Hanno iniziato a prendersi cura di loro e, nel frattempo, hanno legato in una maniera fantastica.

Jhonson aveva scelto come suo amico preferito uno dei cuccioli. Quello che era messo peggio degli altri. Aveva una zampa rotta che aveva iniziato a guarire in malo modo e lui aveva bisogno di assistenza 24 ore al giorno.

Blessing torna in America con Johnson

Il salvataggio di Blessing

Quando è arrivato il momento di tornare a casa, Johnson non voleva affatto separarsi dal suo nuovo amico. Voleva portarlo a casa con lui a tutti i costi. Ma le leggi non permettevano al cucciolo di volare in aereo con il caporale.

Blessing, questo il nome scelto per il cagnolino, avrebbe dovuto sottoporsi ad un vaccino e rimanere in quarantena per un mese, prima di andare negli Stati Uniti. Ma nel frattempo, Jhonson non poteva rimanere con lui.

Il salvataggio di Blessing

Fortunatamente, c’è un’associazione che si occupa proprio di queste situazioni, la Operation Baghdad Pups: Worldwide. Loro gestiscono tutta la ruvida burocrazia legata ai trasferimenti dei cuccioli salvati nei campi di guerra e fanno in modo che essi si ricongiungano con i militari che li hanno salvati.

Dopo circa un mese, Blessing è finalmente salito su un aereo ed è volato verso una nuova vita. Ad aspettarlo c’era colui che lo aveva salvato e che adesso gli garantirà la felicità per sempre.