Nena, la cagnolina di una senzatetto salvata da una grave infezione all’utero grazie all’assistenza gratuita dell’Oipa
Volontari dell'Oipa di Milano forniscono assistenza gratuita alla cagnolina Nena di una clochard della città. Oggi si sta riprendendo
Oggi vi raccontiamo la storia della cagnolina Nena, salvata grazie all’intervento dei volontari dell’Oipa di Milano, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
La cucciola vive con la sua mamma umana per le strade della città, una clochard senza fissa dimora. Proprio la donna, dopo aver visto il malessere della sua amica a quattro zampe, si è rivolta all’organizzazione ed ha chiesto aiuto ai volontari. Quest’ultimi sono subito accorsi in aiuto di Nena ed hanno scoperto che la cucciola aveva una grave piometrite, infezione dell’utero.
Grazie a questi meravigliosi angeli, la cagnolina è stata operata e ora si trova in convalescenza e costantemente monitorata. I volontari sono in attesa che arrivi il momento della rimozione punti e della completa ripresa post operazione.
Nena e tanti altri cani che hanno bisogno d’aiuto
Quello dei cani randagi e dei cani dei senzatetto è un problema che riguarda l’intero paese. Sono animali senza assistenza medica, che spesso muoiono soli per strada o tra le braccia dei clochard. Sulla vicenda è intervenuta Francesca Collodoro, delegata dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali di Milano. La donna ha spiegato:
Con la nostra solidarietà possiamo far sentire la nostra vicinanza a lei e alla sua umana dimostrando loro che non sono sole. Quando un invisibile chiama, siamo pronti a fare squadra per aiutare e, in tal caso, per salvare una vita.
Grazie al Progetto Virginia, nato nel 2018, i volontari forniscono assistenza gratuita agli animali bisognosi di persone che non hanno una fissa dimora. Assistenza sia veterinaria che comportamentale. Assistono queste persone nei problemi di salute dei loro amici a quattro zampe e anche nella gestione del loro comportamento. Un aiuto fondamentale e che sottolinea l’importanza del sostegno verso il prossimo. Nena, senza l’intervento dell’Oipa, sarebbe sicuramente morta per la grave infezione all’utero. Invece ora si riprenderà e potrà riabbracciare la sua mamma umana.