Per 13 anni ha vissuto tra la spazzatura: Nonna Rosetta cerca casa
L'appello per Nonna Rosetta, la cagnolina che per 13 anni ha vissuto nella spazzatura
Nonna Rosetta, è così che è stata chiamata la cagnolina che per 13 lunghi anni ha vissuto in mezzo alla spazzatura nelle campagne di Taranto. Per tutto il tempo, è stata costretta a lottare per rimanere in vita e per difendersi dagli altri randagi, che spesso l’hanno aggredita.
Non poteva più vivere in quelle condizioni, la sua vita non sarebbe durata ancora a lungo. Era così buona che non reagiva ai violenti morsi e alle aggressioni degli altri cani e prima o poi, ci avrebbe rimesso la vita.
I volontari dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezioni Animali) hanno deciso di intervenire. La volontaria Erika Niccolai di Taranto, insieme ai suoi meravigliosi colleghi, ha trovato un riparo a Nonna Rosetta, ma si tratta di una situazione momentanea. Insieme a lei, in quelle campagne, c’era anche un altro cagnolino che è sempre arrivato in sua difesa contro gli altri randagi. Ma il pelosetto si trova ancora lì per strada.
Entrambi hanno bisogno d’aiuto e soprattutto di una casa amorevole in cui poter vivere al sicuro.
C’era spazio solo per lei, il suo unico amico, che ha circa 3 anni, lo abbiamo dovuto lasciare lì. Ci piange il cuore.
Queste la parole dei volontari.
Rosetta dormiva e mangiava dove capitava, se capitava, ed era costantemente in pericolo.
Questa dolce cagnolina cerca una casa. Non ha molti anni davanti a se, ma dopo tutto ciò che è stata costretta a subire, merita di viverli in una casa confortevole, circondata dall’amore di una famiglia.
Anche l’amico di Nonna Rosetta cerca casa
Anche il suo amico a quattro zampe, un cagnolino nero, negli ultimi anni ha vissuto accanto a lei nella spazzatura. E anche lui, come Nonna Rosetta, non è mai stato accettato dal branco di randagi che vive nella stessa zona. Anche la sua vita è in pericolo ed ha bisogno di una casa.
Vorremmo poter salvarli entrambi: anche separati, l’importante è togliergli dalla strada e dalla miseria in cui vivono.
Si trovano a Taranto ed hanno bisogno d’aiuto. Se qualcuno è interessato a dare loro una seconda possibilità, può farlo contattando Erika o chiamando i numeri negli appelli.