Rabbia a Mazara del Vallo: uomo di 44 anni uccide il cane del vicino dopo che morde la mano della figlia
Uomo di 44 anni arrestato dai Carabinieri a Mazara del Vallo: ha sparato al cane del vicino e poi lo ha trascinato con il suo furgone
Tanta rabbia a Mazara del Vallo, dove un uomo di 44 anni ha sparato e ha ucciso il cane del vicino, dopo che ha morso la mano di sua figlia. Non contento, lo ha legato con una corda al suo furgone e lo ha trascinato per le strade.
Si è ripreso mentre compieva il crudele gesto e ha poi postato tutto sui social network.
Una scena che ha lasciato gli utenti dei social network senza parole. Non solo ha ucciso brutalmente un povero amico a quattro zampe, ma nel filmato si sarebbe anche vantato del suo gesto, sottolineando che quella era la sua promessa di vendetta che aveva mantenuto.
Carabinieri arrestano l’uomo di 44 anni
Immediato l’intervento degli agenti dei Carabinieri di Mazara del Vallo, che hanno arrestato l’uomo di 44 anni. Lo hanno accusato di uccisione di animali e detenzione illegale di arma da fuoco.
Subito dopo la rabbia scatenata sul web, il responsabile ha cancellato il post pubblicato, ma le forze dell’ordine sono comunque riuscite ad ottenere il video. Una prova schiacciante di come abbia ucciso il povero cane del vicino e si sia poi vantato del suo gesto compiuto in modo volontario.
È stata anche effettuata una perquisizione alla sua abitazione e gli agenti hanno sequestrato un’arma clandestina, decine di cartucce e anche una calibro 9 modificata.
Dopo gli arresti domiciliari, nell’udienza di convalida, è stato disposto per l’uomo di 44 anni l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Reato di uccisione di animali
L’uccisione di animali è un reato previsto dall’art. 544 – bis del codice penale, ai sensi del quale:
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Le circostanze afferenti al caso di necessità contemplano tutti gli espletamenti dei bisogni fisiologici e spirituali. È quindi consentita l’uccisione a fini alimentari e rituali.