Roma, uomo di 31 anni denunciato dalle forze dell’ordine per maltrattamento nei confronti degli animali
Pit bull legato ad un termosifone in gravi condizioni fisiche: denunciato un uomo di 31 anni a Roma, grazie all'intervento dei condomini
Un uomo di 31 anni è stato denunciato dalle forze dell’ordine per maltrattamento nei confronti degli animali. Dopo l’allarme lanciato da alcuni condomini, gli agenti di Polizia di Stato del VI Distretto Casilino, insieme a quelli di Polizia Roma Capitale, sono intervenuti in un’abitazione di via Agostino Mitelli.
Gli ufficiali hanno trovato un povero pit bull legato ad un termosifone con una corta catena. Era denutrito e in condizioni di salute davvero pessime. L’uomo di 31 anni era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati.
Una volta raggiunto l’appartamento, i poliziotti hanno sentito i sofferenti lamenti dell’animale. Inizialmente, hanno suonato alla porta, ma non ricevendo risposte da parte del proprietario, hanno richiesto l’intervento degli uomini dei Vigili del Fuoco.
Quest’ultimi hanno forzato la porta di casa e si sono ritrovati davanti alla straziante scena. Il povero pit bull era debole e confuso, costretto alla catena e a doversi muovere intorno a quel termosifone. Era circondato dai suoi stessi bisogni.
L’uomo di 31 anni ha cercato di fuggire
Durante il salvataggio, l’uomo è tornato a casa e quando ha visto la polizia e i Vigili del Fuoco, ha tentato di fuggire, consapevole della gravità della situazione.
È stato bloccato e denunciato per maltrattamento nei confronti degli animali, un reato vero e proprio punibile con la legge. Gli agenti hanno scoperto che era già sottoposto all’obbligo di firma per reati legati a sostanze stupefacenti. Non solo, occupava quell’appartamento in modo abusivo, senza titoli d’alloggio.
Dopo una visita veterinaria, è risultato anche che il pit bull non era munito di microchip e non era iscritto all’anagrafe canina. Al momento si trova nelle mani delle guardie zoofile e di persone autorizzate dall’ASL Roma 2.
Il maltrattamento nei confronti degli animali è un reato previsto dall’articolo 544 del Codice Penale.
“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.