“Siamo rimasti bloccati con l’auto in mezzo al nulla. Dopo tre giorni ho perso anche il mio cane. Non sapevo più cosa fare…”
Da soli per circa tre settimane nei boschi, Robert e Nessie sono sopravvissuti e si sono riabbracciati
Solitamente le vacanze rappresentano per chiunque un momento in cui rilassarsi e abbandonare, per un periodo, la monotonia di tutti i giorni. Questo era esattamente quello che avevano intenzione di fare un uomo australiano di nome Robert Weber e il suo cagnolino di nome Nessie.
I due, però, non immaginavano che quella vacanza che doveva essere piena di serenità, stava per trasformarsi in un vero e proprio incubo. Avevano da poco lasciato l’hotel per dirigersi a Kilkivan, in Australia, per fare una gita turistica.
Nel bel mezzo dei boschi, la loro auto ha deciso di spegnersi per non riaccendersi più. La civiltà era lontanissima e il telefono non aveva campo. Tutto ciò che gli rimaneva da fare, era sperare che qualcuno si trovasse a passare di lì per caso.
Per due giorni e due notti l’uomo e il cagnolino hanno atteso invano all’interno dell’auto. Le poche scorte di cibo e di aqua erano finite, e questo ha portato Robert a decidere di uscire a piedi per andare a cercare aiuto.
La manovra, però, non ha portato a nessun risultato. Anzi, il cagnolino è finito per scappare via e perdersi a sua volta. Ora erano in due, da soli, nel bel mezzo del nulla.
Il ritrovamento di Robert
Dal 6 gennaio, giorno in cui i due sono scomparsi, i soccorritori intenti nelle ricerche hanno trovato l’auto senza passeggeri soltanto 11 giorni dopo, il 17. In quel momento le ricerche sono terminate per tutti, tranne che per un uomo di nome Tony, che ha deciso di non arrendersi.
Il 24 gennaio, ben 18 giorni dopo la sua scomparsa, Tony ha trovato Robert che vagava nelle foreste da solo. Era sporco, stanco e affamato, ma vivo. Era sopravvissuto mangiando funghi selvatici e bevendo acqua della diga vicina.
Il ritrovamento di Nessie
Sebbene fosse ancora vivo, Robert era distrutto moralmente, perché convinto che il suo cagnolino Nessie fosse morto in quei boschi. Tony, che aveva appena salvato la sua vita, ha notato il dolore che stava provando e ha deciso di mettercela tutta per trovare anche il cucciolo.
Il 31 gennaio, ben 21 giorni dopo la scomparsa, Nessie è spuntato fuori dal nulla. È stato proprio lui ad avvicinarsi alla casa di Tony, che era nella vicinanze del bosco.
Quando ho chiamato Robert e gli ho detto che lo avevo trovato, è scoppiato in lacrime. Era ancora in ospedale e si stava riprendendo, ma già non vedeva l’ora di riabbracciarlo forte. Mi sono offerto di badare a Nessie finché lui non fosse uscito e lui ha accettato. Sono felicissimo di aver aiutato questi due amici in difficoltà a riabbracciarsi.