Steve, il pangolino salvato dai bracconieri: le sue bellissime immagini

Volontari salvano il piccolo pangolino Steve dai bracconieri. Era sottopeso e malato a causa dalla separazione con la sua mamma: la storia

Il simpatico protagonista di questa storia si chiama Steve ed è un piccolo pangolino che ha conquistato il cuore dell’intero mondo del web.

Il pangolino Steve
Credit: Johannesburg Wildlife Veterinary Hospital

Quando non è alla ricerca di uno spuntino, c’è qualcosa che Steve ama fare più di ogni altra: un bagno di fango o giocare con qualsiasi cosa interessante che incontra durante le sue passeggiate quotidiane.

Gli piace molto giocare con rocce, rami e persino tronchi d’albero. Inizia a rotolare attorno a questi elementi ed è anche noto per abbattere piccoli argini e termitai.

Il pangolino Steve
Credit: Johannesburg Wildlife Veterinary Hospital

Questo il racconto di Sarah Kempen, la portavoce del Johannesburg Wildlife Veterinary Hospital.

Il salvataggio del pangolino Steve

Steve è stato salvato dall’associazione dai bracconieri nella città sudafricana di Pretoria. Era sottopeso e malato, a causa della prematura separazione dalla madre.

Il pangolino Steve
Credit: Johannesburg Wildlife Veterinary Hospital

Tutti sanno che questi animali sono cacciati per via delle loro scaglie, utilizzate nella medicina tradizionale asiatica. Nono solo, la loro carne è considerata una vera e propria prelibatezza.

Essendo il mammifero più trafficato al mondo, le loro vite e le nostre sono a rischio. Pertanto, abbiamo creato questa clinica dove possono vivere al sicuro.

Dopo poco tempo nella struttura, Steve è tornato in salute.

È un pangolino molto più sicuro di sé ed è in grado di cacciare le termiti da solo. Ha ancora bisogno del nostro aiuto per molte cose, ma di certo non per i suoi dolcissimi bagni nel fango! Non appena trova una pozza d’acqua, di solito ci rotola dentro! Sembra che questo lo raffreddi sostanzialmente, il che gli consente di nutrirsi più a lungo e di sentirsi più a suo agio in quanto non si surriscalda.

Il pangolino al momento si trova ancora sotto le cure dei volontari, che lo controllano costantemente. Quando sarà pronto, i ragazzi procederanno con il suo completo rilascio e sarà libero di vivere, ma sempre osservato da lontano dall’associazione, così da garantirgli sicurezza contro i bracconieri.