Taranto, sequestrato un casolare adibito a “canile”

Gli agenti della Questura di Taranto hanno sequestrato, dietro segnalazione, un casolare: era stato adibito a canile

Quanto accaduto è stato pubblicato sulla pagina Facebook della Questura di Taranto. La Procura ha individuato e sequestrato un casolare, che era stato adibito a canile. I cani trovati all’interno della struttura vivevano dentro delle gabbie, in condizioni inimmaginabili. Prima dell’intervento, le forze dell’ordine hanno indagato sul caso per diversi mesi. Hanno ricevuto la segnalazione di un’associazione animalista del posto e anche dai vicini.

Dentro quella specie di “canile” c’erano circa 10 cani. Erano rinchiusi in gabbie troppo piccole per loro e sporche, gettate in giardino. Altri sono stati trovati dentro la casa, sempre in condizioni deplorevoli. Purtroppo sono stati trovati anche dei cuccioli. Uno di questi senza vita e in via di decomposizione.

Nessuno degli animali era registrato ed era stato sottoposto alle dovute cure e ai vaccini. Erano tutti incroci, quindi non si trattava di un allevamento illegale a scopo di lucro. I poveri cagnolini sono stati sequestrati ed affidati al canile comunale. Sono stati tutti sottoposti alle dovute cure e muniti di microchip. I volontari si stanno prendendo cura di loro ogni giorno e quando stabiliranno che saranno pronti per essere adottati, cercheranno loro una famiglia amorevole.

Sequestrato un canile casolare a Taranto

La struttura è stata sequestrata ed è stato denunciato un uomo di 57 anni per il reato di maltrattamento verso gli animali. Adesso dovrà rispondere delle accuse.

Sequestrato un canile casolare a Taranto

Sequestrato allevamento abusivo a Roma

Non è la prima volta che le forze dell’ordine vengono avvertite di poveri animali tenuti in condizioni invivibili. Uno dei tanti casi di un allevamento abusivo, è stato scoperto pochi mesi fa a Roma, nella zona est, dalle guardie zoofile dell’Oipa.

Sequestrato un canile casolare a Taranto

L’associazione, grazie l’aiuto delle forze dell’ordine, ha salvato una decina di cani di razza dogo, che vivevano nelle chiusi in gabbie, in scarse condizioni igienico sanitarie: in mezzo ai loro stessi bisogni, senza cibo e senza acqua. Insieme a loro, c’erano anche dei cuccioli. Avevano il solo scopo di accoppiarsi e dare alla luce cagnolini che poi gli venivano strappati. Dovevano subito essere piazzati sul mercato, al prezzo più conveniente.

Questo è il mostruoso quadro nascosto dietro l’acquisto dei cani di razza e finché la domanda del compratore resterà alta, gli allevatori non smetteranno mai di condannare questi poveri animali ad una vita così orribile!