Tyson, il cane imprigionato per 5 anni in un canile lager, è stato adottato
Tyson, il cane recluso per 5 anni, ha trovato una famiglia: Erika è il nome del suo angelo
Finalmente una bellissima notizia, Tyson il cane salvato dopo 5 anni di reclusione perché considerato un cane pericoloso, è stato adottato da un angelo di nome Erika. La sua storia risale a più di un anno fa, quando Tyson è stato salvato da quell’incubo. Per 5 anni, questo incrocio di rottweiler, è rimasto in isolamento dentro un canile di Roma.
Passava il tempo dietro le sbarre di quel gelido box, senza mai ricevere una carezza o le cure adeguate che ogni cane meriterebbe. Dopo diverso tempo, il povero Tyson è stato affidato, insieme a suo fratello Zac, alla struttura Villa Adriana. Per motivi sconosciuti, Zac è morto dopo poco e Tyson ha iniziato man mano a conoscere la libertà.
Dopo aver conosciuto la sua storia, la lotta degli animalisti italiani è stata immediata. È stato presentato come un animale terrificante, ma davanti ai volontari questo amico a quattro zampe, si è mostrato subito per quello che è davvero, un cane triste, dolce e grato ai suoi salvatori.
Per ottenere la sua liberazione, volontari e associazioni hanno lottato per molto tempo.
Oggi Tyson è rinato, si è ripreso in mano la sua vita e finalmente ha trovato una famiglia. Dopo 5 anni in un canile lager, è stato adottato da una meravigliosa donna di nome Erika.
Dopo aver visto l’appello di Tyson, ha deciso di adottarlo, sostenuta dal suo ex compagno, un comportamentalista. Quest’ultimo le ha inviato diversi appelli, perché sapeva la sua intenzione di adottare un cane che aveva bisogno di una seconda possibilità e quando ha visto la foto di Tyson e ha letto la sua storia, non ha avuto alcun dubbio. Davanti alle immagini di un cane che ha ritrovato la fiducia nell’essere umano, nonostante ciò che aveva passato, Erika ha capito che Tyson era proprio il cane per lei.
Purtroppo ci sono diversi canili che sono delle vere e proprie prigioni, perché i proprietari delle strutture hanno il solo interesse di intascare i soldi del comune e non di certo di occuparsi di quei poveri animali dietro le sbarre dei box. Il canile invece dovrebbe essere semplicemente un posto di passaggio tra l’abbandono, il maltrattamento, il randagismo ad una casa dove trascorrere il resto delle proprie vite.
Per fortuna esistono angeli come i volontari e come Erika, pronti a cambiare le carte in tavola.