Uomo di 83 anni uccide il gatto del vicino: rabbia a Massa Carrara
Massa Carrara, uomo di 83 anni denunciato dagli agenti dei Carabinieri per uccisione di animali: il gatto del vicino lo infastidiva
Tanta rabbia a Mulazzo, in provincia di Massa Carrara (Toscana). Un uomo di 83 anni è stato denunciato dai Carabinieri ed accusato di uccisione di animali.
Il pensionato ha brutalmente ucciso il gatto del suo vicino con una fucilata, per il semplice fatto che “lo infastidiva”. La vicenda è iniziata quando un uomo si è recato alla centrale dei Carabinieri della Compagnia di Pontremoli, spiegando di avere il sospetto che il vicino avesse ucciso il suo gatto.
In poco tempo una pattuglia si è recata sul posto, per ascoltare la testimonianza del proprietario e cercare il povero animale. Alla fine il gatto è stato trovato senza vita, morto a causa di un colpo di arma da fuoco e poi chiuso all’interno di un sacchetto di plastica. Una morte crudele e che ha suscitato la rabbia di migliaia di utenti sul web.
Le accuse nei confronti dell’uomo di 83 anni
La mattina successiva, gli agenti delle forze dell’ordine sono riusciti a risalire al responsabile. A sparare è stato un uomo di 83 anni, vicino di casa del proprietario del micio. Davanti alla realtà dei fatti e non potendo negare, il pensionato si è giustificato spiegando che l’animale entrava nella sua proprietà e infastidiva i suoi animali.
Gli agenti delle forze dell’ordine hanno sequestrato le armi e hanno denunciato l’uomo, chiedendo anche al giudice il divieto di detenzioni di armi da fuoco. L’uomo di 83 anni dovrà adesso rispondere delle accuse di uccisione di animali e attendere la decisione del giudice nei suoi confronti.
L’uccisione di animali è un reato previsto dall’articolo 544-bis del codice penale, ai sensi del quale:
Chiunque, per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. Le circostanze afferenti al caso di necessità contemplano tutti gli espletamenti dei bisogni fisiologici e spirituali. È quindi consentita l’uccisione a fini alimentari e rituali.
L’oggetto tutelato dalla legge è il sentimento verso gli animali, la sensibilità degli esseri umani nei confronti degli amici a quattro zampe.