Abolizione del Green Pass: le ipotesi

Sarà abolito oppure no?

L’abolizione del Green Pass sarà presto realtà oppure no? Oggi sono tanti gli esperti che dicono la loro, con ipotesi sul momento in cui potremo finalmente dire addio alla certificazione verde. C’è chi ipotizza che potrebbe essere cancellato dopo il 31 marzo e chi, invece, sostiene che sia ancora necessario mantenerlo. Lo scontro è tra politici e tecnici, chi la spunterà?

green pass obbligatorio

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, recentemente ha detto che il Green Pass potrebbe essere eliminato a partire dal 31 marzo, quando terminerà di fatto lo stato di emergenza (a meno che il Governo non decida di prorogarlo).

Sulla questione i pareri sono discordanti. Ad esempio, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, vorrebbe che fossero gli scienziati a parlare:

Credo che questi argomenti che sono legati anche a valutazioni di carattere scientifico vadano affrontati dagli scienziati, come cittadino spero che il più presto possibile si torni alla normalità, ma rispettando quello che diranno gli scienziati.

La pandemia non è magicamente evaporata, ci siamo ancora dentro.

Queste invece le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, che invita alla cautela, come trapela anche dal governo di Mario Draghi: secondo gli esperti bisognerà valutare la situazione a ridosso del 31 marzo, inutile parlarne ora.

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Abolizione del Green Pass, serve ancora la certificazione verde?

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), chiede che siano fatti maggiori controlli, mentre Matteo Bassetti è convinto che non possa più servire a spingere gli italiani a vaccinarsi, quindi andranno prese altre soluzioni. Chi non si è vaccinato finora, difficilmente lo farà e sarà arduo convincere lo zoccolo duro dei no vax.

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Il virologo Francesco Menichetti invita invece alla prudenza, per capire se ci saranno o meno altri picchi tra i contagi in primavera. Tutto dovrà basarsi sui dati epidemiologici. Infine, il virologo Marco Falcone chiede un adeguamento della certificazione in base alla reale situazione, volta per volta.