Lockdown, Matteo Bassetti: “Il coprifuoco è un’alternativa a Milano, Genova e Roma”

Per Matteo Bassetti un'alternativa al lockdown esiste

Il lockdown non è l’unica pista percorribile, dopo il preoccupante aumento del numero dei contagi da Coronavirus. Chi lo afferma è un’opinione autorevole: l’infettivologo Matteo Bassetti.

Lockdown: minaccia avvertita

Contattato da Adnkronos Salute, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria, commenta la situazione attuale nel nostro Paese. E prova a proporre soluzioni concrete per fronteggiare la minaccia del virus, sempre più avvertita.

Il piano B

Una foto di Matteo Bassetti

Le soluzioni appaiono piuttosto limitate. Eppure, Matteo Bassetti è convinto ci sia un rimedio all’allarmante incremento degli infettati. In particolare, l’ipotesi del coprifuoco dopo le ore 22 lo convince a pieno. Ciò costituirebbe un piano B rispetto al vociferato lockdown, ma esclusivamente in determinati contesti e non a livello nazionale.

Pensa a Milano, l’area di Genova, a Roma e pure nell’intera Regione Lazio. A suo avviso, sarebbe sicuramente uno strumento adatto per limitare la circolazione notturna. Ovvero quando risulta più complicato tenere sotto controllo il territorio. E c’è anche un approccio meno rigoroso nei comportamenti da rispettare.

Rimandare non è più ammesso

Medico esegue un test per il Covid

Secondo Bassetti bisogna intervenire al più presto. Il quadro epidemiologico è rapidamente peggiorato e nemmeno loro esperti si immaginavano di registrare così presto numeri tanto rilevanti. Con una brusca accelerazione, è stata anticipata la previsione dei casi di tre-quattro settimane.

Per evitare il lockdown serve maggior senso di responsabilità

Avviso di quarantena

Il medico punta poi il dito contro i troppi comportamenti lassisti in giro rispetto alle misure da osservare. Detto in altre parole, i cittadini avrebbero abbassato la guardia e cominciato a sottovalutare la crisi. Persone che non indossano la mascherina oppure la tengono giù hanno delle responsabilità. Nessuno ha la “pillola magica”. Tutti devono remare nella medesima direzione. Per Bassetti non è ammissibile che si pensi che questo virus tocchi sempre il nostro vicino.