Abolizione dell’ora legale in Europa: dal 2021 basta al cambio
Dal 2021 saremo liberi dalla schiavitù di cambiare l'ora solare in quella legale e viceversa. Ma è così terribile come ci fanno credere?
Dite addio al cambio tra l’ora legale e l’ora solare. Il Parlamento Europeo ha detto infatti sì alla proposta della Commissione di abolirla. Oltre ad aver approvato un nuovo decreto che regolamenta il copyright fortemente criticato, per i possibili bavagli che potrebbero essere messi alla rete. Quando diremo addio al cambio dell’ora? Non tanto presto. La data definitiva è quella del 2021.
Gli stati membro che da questo momento decidono di mantenere ancora il cambio dell’ora e, quindi, l’ora legale, dovranno per forza dire addio a questa abitudine nell’ultima domenica di marzo 2021. Mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare hanno come data ultima quella dell’ultima domenica di ottobre 2021.
Ma tutti gli stati devono far sapere in commissione quello che faranno, così da evitare problemi nell’area dell’Europa interessata da quello che è un vero e proprio stravolgimento. Soprattutto per chi ci è nato con il cambio dell’ora. E ormai si era abituato a dover spostare due volte l’anno le lancette dell’orologio, avanti o indietro.
Da quando c’è l’ora legale in Italia?
L’ora legale è stata istituita con un decreto legislativo del 25 maggio 1916, il numero 631. Quindi, a meno di non essere ultracentenari, tutti in Italia l’abbiamo conosciuta fin dalla nascita. Anche se durante la Seconda Guerra Mondiale il cambio dell’ora si è interrotto dal 1940 al 1948, per poi tornare definitivo nel 1965, quando l’Italia ha attraversato una forte crisi energetica.
All’inizio doveva durare da fine maggio a fine settembre. Nel 1981 venne prolungata, da 4 a 6 mesi. Dal 1996, con l’Europa, si è decisa una data unica per l’inizio dell’ora legale, vale a dire l’ultima domenica di marzo. Per poi finire l’ultima domenica di ottobre, quando entra in vigore l’ora solare.