Adolescente morta a 13 anni, un mistero le cause della morte

L'autopsia non ha dato risposte alla famiglia in lutto

Ancora non si sanno le cause del decesso di una giovanissima ragazzina. L’autopsia sul corpo dell’adolescente morta a 13 anni a Palermo non ha dato risposte alla famiglia in lutto per la tragica scomparsa. I genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi della ragazzina, salvando così la vita ad altri quattro bambini in attesa di trapianto.

Morta tragicamente la moglie dell'allenatore Attilio Perotti

Mercoledì la tragedia nel capoluogo siciliano. Si trovava a casa quando all’improvviso lunedì pomeriggio si è sentita male. A nulla sono valsi i soccorsi subito intervenuti e la corsa all’ospedale Di Cristina. Quando è arrivata era già in gravissime condizioni di salute.

La ragazzina soffriva di epilessia. Secondo quanto raccontato dai genitori, avrebbe avuto una crisi fulminante. Loro sono subito intervenuti con un farmaco salvavita che la ragazzina aveva sempre con se. Ma purtroppo la loro figlia di 13 anni è morta.

La professoressa Elvira Ventura Spagnolo, che ha eseguito l’autopsia anche sui corpi del piccolo Gioele e della mamma Viviana, ha esaminato anche il corpo dell’adolescente. Ma l’autopsia non ha dato i risultati sperati.

Ora si attendono anche i risultati degli esami tossicologici e istologici per cercare di trovare una risposta e spiegare alla famiglia della ragazza morta a soli 13 anni per quale motivo la loro figlia non è più qui tra noi. Intanto i genitori hanno deciso di donare gli organi: grazie a questo gesto sono stati salvati quattro bambini.

morte attore indiano lutto

Adolescente morta a 13 anni: i risultati dell’autopsia non danno risposte ai genitori

Sebastiano, il padre di Elena Casamento, questo il nome della ragazzina, a Palermo Live ha detto che la sua malattia era stata scoperta solo a fine agosto 2021. Proprio qualche settimana prima aveva festeggiato il suo compleanno.

Lutto in famiglia
Fonte foto da Pixabay

In un attimo la tragedia ha avuto luogo nella aloro casa in via dell’Orsa Minore, dove la ragazzina viveva con mamma, papà e la sorella Veronica.

Lei, alle volte anche per la patologia, passava a volte la notte insonne. Ma era una ragazza che non voleva mancare mai ai suoi impegni e la mattina si alzava lo stesso presto per andare a scuola. La stessa cosa è successa lunedì mattina: abbiamo avuto uno scambio scherzoso di messaggi dove mi diceva che non aveva dormito e che mancava il caffè a casa, quindi di sbrigarmi a prenderlo al supermercato.