Alberto Fedele è stato travolto da una frana

Le forze dell'ordine hanno ricostruito la dinamica della morte del 30enne Alberto Fedele: si pensa che sia stato travolto da una frana

Alberto Fedele, scomparso da giorni durante un’escursione, è stato trovato senza vita. I soccorritori hanno rinvenuto un corpo e da subito sono arrivati i sospetti che si trattasse proprio del 30enne.

Ritrovato corpo Alberto Fedele

Dopo le prime indagini, è stata ricostruita la dinamica di quanto accaduto. L’ingegnere, lo scorso 4 luglio, aveva lasciato il villaggio di Urubamba, nella regione sud orientale di Cusco, dove si era recato come volontario, per raggiungere il lago Juchuvococha. Amava fare trekking e aveva ripreso i primi momenti di quella che avrebbe dovuto essere una giornata di relax con il suo cellulare. Aveva anche sentito un’amica attraverso un messaggio vocale. Poi, da quel momento di lui si sono perse le tracce.

Dopo l’allarme del suo mancato rientro, i soccorritori si sono subito mobilitati per perlustrare la zona. Per giorni, hanno cercato Alberto Fedele, con la speranza di riportarlo a casa sano e salvo. Poi la scoperta straziante di quel corpo senza vita, con gli stessi indumenti e lo stesso zaino del 30enne scomparso.

Ritrovato corpo Alberto Fedele
Credit: Chi l’ha visto

La polizia locale ha subito aperto le indagini e secondo una prima ricostruzione dei fatti, si sospetta che il giovane appassionato di trekking sia stato travolto da una frana.

La notizia non è stata subito resa nota, perché già ad agosto i soccorritori avevano trovato un corpo senza vita, che poi è risultato non essere quello di Alberto.

Alberto Fedele era partito per il Perù come volontario

Fedele aveva lasciato il suo lavoro ed era partito per il Perù per il suo anno sabbatico. Aveva preso parte ad un progetto di giovani volontari che hanno l’opportunità di fare esperienza all’estero, a disposizione della onlu WeWorld.

Ritrovato corpo Alberto Fedele

Il presidente dell’associazione, dopo il triste epilogo, ha dichiarato:

La sua scomparsa ci ha gettati nello sconforto più assoluto. Dopo oltre due mesi era difficile sperare di poter trovare ancora in vita Alberto. Ringrazio tutte le squadre di operatori che non hanno mai smesso di cercarlo.