Alberto Scagni resta in coma, rimandato il risveglio: condizioni troppo gravi

Le condizioni di Alberto Scagni sono ancora troppo gravi, i medici hanno deciso di mantenere il coma farmacologico

Il risveglio di Alberto Scagni è stato rinviato. Dopo il pestaggio in prigione e il ricovero in ospedale in gravi condizioni, il detenuto resta in coma farmacologico.

Genitori Alberto Scagni

La notizia è arrivata dalla struttura sanitaria. Dopo gli esami medici effettuati su Alberto Scagni, i medici hanno deciso di rimandare il risveglio:

Le condizioni del paziente rimangono serie. Tali da indurre i sanitari a mantenere lo stato di coma farmacologico. La prognosi rimane riservata e il paziente continua le cure del caso presso la rianimazione dell’ospedale Borea di Sanremo.

Questa la nota dell’Asl1 di Imperia, che illustra le gravi condizioni dell’uomo che ha spezzato la vita della sorella Alice Scagni lo scorso maggio. È stato picchiato all’interno del carcere di Sanremo da due detenuti sotto effetto di alcol. Questi hanno chiuso in bagno il suo compagno di cella per impedirgli si intervenire e poi si sono accaniti sul 42enne con calci e pugni e poi con la gamba di un tavolino. Scagni è stato salvato dalle guardie penitenziarie. Senza il loro intervento, probabilmente non ce l’avrebbe fatta.

Genitori Alberto Scagni

Alberto è stato operato al volto, alla trachea e alla laringe, le sue condizioni sono gravi e preoccupanti. La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo d’indagine per tentato delitto. Non è la prima volta, Scagni era già stato picchiato nella prigione di Massari, prima del trasferimento in quella di Sanremo.

Alberto Scagni e il delitto della sorella Alice

Minacciava i suoi genitori, pretendeva soldi da loro e dalla sorella. La mamma e il papà non riuscivano più a controllare il suo comportamento e avevano denunciato la situazione e chiesto aiuto al servizio di igiene mentale. Tuttavia, nessuno è mai intervenuto.

Genitori Alberto Scagni

Anche quello stesso giorno, dopo una chiamata minacciosa, il padre di Alberto ed Alice aveva chiamato le forze dell’ordine. Nessun agente è però intervenuto e il 42enne si è presentato sotto casa della sorella Alice Scagni. Ha messo fine alla sua vita con diverse coltellate.