Alessandra De Camilli viva sulla Marmolada grazie a Tommaso Carollo: il fidanzato le ha fatto da scudo

La donna inizia a ricordare il tragico incidente

Cominciano a riaffiorare i ricordi di quella tragedia che ha sconvolto tutta Italia. Alessandra De Camilli viva sulla Marmolada grazie a Tommaso. La donna sopravvissuta alla terribile tragedia che ha ucciso 11 persone, si ricorda di quegli attimi. E di come il fidanzato, tra le vittime dell’incidente in montagna, le abbia fatto da scudo.

Tommaso Carollo

Alessandra De Camilli sopravvissuta alla valanga che lo scorso 3 luglio ha ucciso 11 persone comincia a ricordare. Secondo i soccorritori non dovrebbero esserci altri dispersi sotto la massa di ghiaccio e sassi che ha travolto alcune cordate di soccorritori.

Alessandra De Camilli nella tragedia ha perso il compagno Tommaso Carollo. Dopo avergli dedicato un post sui social dal letto di ospedale dove è ricoverata a Trento dal giorno del disastro, la donna inizia a ricordare. Se è viva lo deve proprio a Tommaso.

Ora che affiora qualche ricordo e qualche particolare in più, posso ragionevolmente pensare che, se sono viva è, forse, grazie a te. Tutti devono sapere che persona onesta, seria, corretta ed altruista fossi. Con te mi sentivo sempre al sicuro.

Queste le parole della donna che su Facebook ripercorre gli attimi della tragedia, sottolineando che se è viva è merito del compagno. Erano a mezzo metro di distanza l’uno dall’altra e lei non comprende perché sia viva e lui no. erano vicini al rifugio ed erano felici, prima che la loro felicità venisse spazzata via.

Alessandra De Camilli viva sulla Marmolada grazie a Tommaso

Ecco cosa ha raccontato in un’intervista:

L’ultimo ricordo che ho è lui che mi ha detto `via´ e questo braccio, visto che non c’erano rocce per ripararci, era un punto scoperto, ho quasi l’idea che mi abbia buttato per terra e mi abbia fatto da scudo lui.

Alessandra De Camilli viva sulla Marmolada grazie a Tommaso

Poi ha aggiunto:

Abbiamo sentito questo rumore sordo, poi abbiamo visto, è stata una cosa di un attimo, pietre, pezzi di ghiaccio, di neve che rotolavano giù. Quando mi hanno risvegliata c’erano i soccorritori, a un metro e mezzo da me c’era il caschetto di Tommaso ma c’era solo il caschetto, lui non c’era più.