Alessandro Maja chiede perdono per qualcosa di imperdonabile: ha tolto la vita a moglie e figlia
L'uomo ha anche ferito gravemente il figlio primogenito
Per aver tolto la vita alla moglie e alla figlia di appena 16 anni, il designer Alessandro Maja chiede perdono, ammettendo però che quello che ha fatto è qualcosa di assolutamente imperdonabile. In quel terribile giorno per la città di Samarate, in provincia di Varese, in Lombardia, anche il figlio primogenito è rimasto gravemente ferito, unico superstite della sua famiglia, oltre al padre ora in cella.
Alessandro Maja è a processo per aver tolto la vita alla moglie e alla figlia, colpendole con un martello e lasciando il figlio maggiore Nicolò tramortito. Davanti ai giudici della Corte d’Assiste chiede perdono per qualcosa di imperdonabile.
La vicenda risale alla notte tra il 3 e il 4 maggio 2022, quando persero la vita nella loro casa di Samarate, per mano dell’interior designer, Stefania Pivetta e Giulia Maja, di 16 anni. Mentre il figlio maggiore di 23 anni rimase gravemente ferito: da allora è in carrozzina.
All’udienza in cui il padre ha chiesto perdono per qualcosa che non si può assolutamente perdonare, il figlio maggiore era presente. Con lui in aula gli zii Ines e Mirko e il nonno Giulio Pivetta, che non lo hanno mai lasciato solo. Nonno che è uscito dall’aula quando l’assassino ha iniziato a parlare della figlia.
Alessandro Maja è capace di intendere e di volere e ha risposto a tutte le domande del pm Susann Molteni. Ha ammesso di aver tolto la vita a moglie e figlia. E di aver colpito Nicolò, credendolo deceduto.
Alessandro Maja chiede perdono in aula, di fronte al figlio sopravvissuto e al padre di sua moglie, deceduta insieme alla figlia 16enne
L’uomo di fronte ai giudici ha pianto, dicendo che viveva un periodo difficile sul lavoro e dal punto di vista economico. Aveva continue tensioni con la moglie. Il padre di quest’ultima ha detto:
Adesso è facile chiedere perdono. Non nascondo che fa effetto vedere un uomo ridotto così. Ma che perdono dopo che abbiamo letto le perizie e ascoltato le modalità?