Alessia Pifferi, la Procura contesta la premeditazione: rischio ergastolo

La Procura di Milano ha deciso di contestare anche la premeditazione ad Alessia Pifferi: la madre della piccola Diana rischia l'ergastolo

Alessia Pifferi rischia la condanna all’ergastolo. La Procura di Milano ha contestato alla donna che ha abbandonato per sei giorni la bimba di 18 mesi, anche la premeditazione.

Lettera Alessia Pifferi Zona Bianca

È stato richiesto il rito immediato, senza udienza preliminare. Sarà ora il Gip a decidere se accogliere la richiesta della Procura di Milano e quella della difesa. Il legale di Alessia Pifferi ha fatto sapere che ha intenzione di chiedere una perizia psichiatrica in prigione.

La piccola Diana è morta nella sua abitazione, lo scorso luglio, dopo che la madre l’ha abbandonata in casa da sola, a soli 18 mesi, per sei lunghi giorni. Senza cibo e acqua. Si è recata a Leffe per stare con il compagno, che era all’oscuro di tutto. Aveva infatti detto all’uomo di aver lasciato la figlia al mare con la zia.

Lettera Alessia Pifferi Zona Bianca

In quei sei giorni, Alessia Pifferi è anche tornata a Milano, per accompagnare l’uomo nei suoi affari lavorativi. Ma non si è nemmeno preoccupata di passare per casa, per controllare Diana. Si è giustificata dicendo di non aver voluto rovinare quella relazione, fatta già di alti e bassi.

Al suo rientro, ha trovato la bambina ormai priva di vita.

Nell’imputazione, i pm scrivono:

Diana venne lasciata priva di assistenza e assolutamente incapace, per la tenerissima età, di badare a se stessa. Senza peraltro generi alimentari sufficienti e in condizioni di palese ed evidente pericolo per la sua vita, pure legate alle alte temperature del periodo. Tutto questo causò nella minore una forte disidratazione con deragliamento delle funzioni cellulari con particolare riferimento al sistema nervoso centrale e al circolo, culminato nel decesso.

Alessia Pifferi non ha sedato la piccola Diana

Dopo mesi, sono arrivati anche i risultati degli esami effettuati sulle tracce di latte trovate nel biberon della piccola Diana. Esami che hanno dato esito negativo, Alessia Pifferi non ha sedato la sua bambina.

Udienza Alessia Pifferi
Credit: corriere.it

Gli inquirenti avevano il tremendo sospetto dopo aver trovato in cucina, una boccetta di En aperta, un potente ansiolitico. Non solo, nessuno dei vicini, per 6 lunghi giorni, mentre si spegneva lentamente, ha sentito Diana Pifferi piangere. Tuttavia, gli esami hanno smentito l’ipotesi.

Alessia Pifferi rischia ora la condanna all’ergastolo per omicidio premeditato.