“Alice aveva voglia di vivere!” L’audio di Monia Bortolotti dopo la morte della sua prima figlia
"Alice è in Paradiso!" Il nuovo audio mandato in onda di Monia Bortolotti, la mamma 27enne accusata ora di duplice infanticidio
Sono davvero tanti i punti da chiarire sulla vicenda di Monia Bortolotti, la mamma 27enne accusata ora di duplice infanticidio. Visto il pericolo che possa compiere un gesto estremo, i medici hanno deciso di tenerla ricoverata in una stanza di sicurezza dell’ospedale di Bergamo.
Proprio in questa struttura sono nati i suoi due figli, Alice nel 2021 e Mattia circa un anno dopo, nel 2022. Purtroppo entrambi hanno perso la vita, la prima a 4 mesi di vita ed il secondo a 2 mesi.
I medici del nosocomio avevano riscontrato in lei dei problemi e cioè che sembrava essere una madre distante e distaccata dai figli. Per questo le avevano prescritto delle cure psichiatriche, al medici della struttura. Ad una sua amica, poco dopo il decesso della figlia, Monia in un audio ha detto:
Alice per me è in Paradiso. Esiste un posto dove si ritrovano le anime care che non ci sono più. Mia cugina le fa da mamma, ha una bisnonna, gli zii, tante persone che se la contengono tra le braccia.
Gioca di fronte ad una ruota panoramica piena di biberon. Lei manifesta la sua presenza in piccoli segni, c’è ancora. Io cerco di non perdermi di nuovo, perché sarebbe una mancanza di rispetto per la voglia di vivere che aveva la mia bimba. E che ha ancora.
I delitti che secondo la Procura ha commesso Monia Bortolotti
Alice è deceduta a novembre del 2021, a soli 4 mesi di vita. Mattia invece, a ottobre del 2022, a 2 mesi di vita. Due fratellini sono deceduti a distanza di un anno l’uno dall’altra.
Il piccolo in realtà è deceduto per asfissia meccanica, causata da una compressione del torace. Da una ipotesi che ha reso nota il quotidiano La Repubblica, ha perso la vita in un abbraccio così forte di sua madre, che gli ha schiacciato il torace.
L’autopsia eseguita sul corpo di Alice, ad un anno di distanza, purtroppo non ha potuto aiutare nelle indagini. Questo perché a causa di un danneggiamento della bara, non hanno potuto stabilire l’esatta causa del suo decesso.
Monia Bortolotti solo quando ha saputo dei sospetti che la Procura aveva nei suoi confronti, ha iniziato a pubblicare diversi post sui social, in una pagina Facebook che parla proprio della SIDS.