Alice Neri, spunta una nuova ipotesi: il killer aveva un complice

Spunta l'ipotesi di un complice dietro l'omicidio di Alice Neri: le nuove ipotesi prese in considerazioni dagli inquirenti

Una nuova ipotesi è quella emersa in queste ultime ore, sul delitto di Alice Neri, la giovane madre di 32 anni, che è stata trovata senza vita nella sua auto avvolta tra le fiamme. L’ipotesi è che siano due le persone che hanno commesso il delitto e che una di queste, si sia allontanata in bici.

alice killer

Gli inquirenti ora stanno cercando di ricostruire le sue ultime ore di vita e stanno anche controllando il suo cellulare, per capire chi possa aver incontrato, prima che avvenisse il tutto.

La Gazzetta di Modena ha riportato questa notizia, che le forze dell’ordine non hanno ancora confermato. Questa nuova pista, inoltre, potrebbe anche intrecciarsi con il terzo uomo sospetttato.

Stando a quanto emerso in queste ultime ore, gli inquirenti stanno visionando i filmati di sorveglianza delle telecamere presenti nella zona. Da questi video, hanno visto un’auto andare via dal luogo del ritrovamento a tutta velocità.

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All’inizio si pensava che quella fosse la macchina del colpevole e che avesse agito completamente da solo. Però la nuova ipotesi è che invece l’esecutore materiale del delitto, possa essersi allontanato in bicicletta.

La persona in macchina, molto probabilmente si è allontanata da quel posto, anche per portare le indagini in un’altra direzione. Per questo motivo, gli agenti sono alla ricerca di una bicicletta.

Le indagini per il delitto di Alice Neri

Di conseguenza, il terzo uomo che ora risulta essere indagato, potrebbe non essere il colpevole, ma solo un complice. La persona che potrebbe aver messo fuoco alla macchina di Alice, potrebbe essersi allontanata con un veicolo a due ruote, quello che stanno cercando ora le forze dell’ordine.

I Ris nel frattempo stanno esaminando tutti i campioni di DNA trovati all’interno dell’auto.

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Al vaglio degli inquirenti c’è anche la tanica trovata vicino il veicolo, che è proprio quella che potrebbe aver contenuto il liquido infiammabile. Lo scopo è quello di trovare le impronte del colpevole e poter arrivare a lui.