Anche la piccola Jasmine è morta con una corda intorno al collo. La sua mamma, tra le lacrime, ha voluto dire qualcosa a tutti i genitori

La piccola Jasmine è morta per una sfida social? Emersi nuovi dettagli dal suo smartphone

Jasmine era una bambina solare e piena di vita, rimasta purtroppo vittima, a soli 12 anni, della terribile challenge che ha già visto altre vittime tra i bambini. Il servizio è andato in onda, nella serata di ieri, al Tg5. La mamma della piccola cerca giustizia e ha voluto lanciare un appello a tutti i genitori.

Jasmine vittima di una sfida social
Credi: Screen Tg5

La sfida social è ancora un punto interrogativo, sul quale gli inquirenti stanno indagando. Ma sembrerebbe che dopo aver analizzato lo smartphone della minore, siano già emersi degli indizi.

Jasmine viveva una vita adolescenziale normale. La sua famiglia l’ha descritta come una bambina sempre sorridente, che amava condividere video sui social e che prima della tragedia, aveva mandato un messaggio felice, che mai avrebbe potuto portare al sospetto di ciò che stava per fare.

Jasmine vittima di una sfida social
Credi: Screen Tg5

A trovarla esamine nella sua cameretta, a Vittoria, in provincia di Ragusa, è stato il suo papà. Qualcuno, come si pensa sia accaduto con la piccola Antonella Sicomero, avrebbe chiesto a Jasmine di resistere il più possibile con una corda legata intorno al collo.

Il 9 febbraio scorso, la bambina di 12 anni ha deciso di partecipare alla “challenge” e alle 16:20, suo padre l’ha trovata esamine nella sua stanza. Poco dopo, Jasmine è morta.

Inizialmente, si era pensato ad un suicidio, ma la famiglia ha subito smentito i sospetti delle autorità.

Non avrò pace fino a quando non si saprà la verità su mia figlia, perché non credo che una bambina così, possa fare questa cosa.

Queste le parole, tra le lacrime, della sua mamma.

Dopo la tragedia, un’amichetta di Jasmine ha raccontato di aver partecipato alla stessa sfida social e che, per fortuna, si era salvata. Da lì, la ricerca nel cellulare della dodicenne e i primi indizi, emersi dalle app che usava per chattare.

La polizia ha posto sotto sequestro lo smartphone e la Procura sta ora indagando per istigazione al suicidio.

Jasmine vittima di una sfida social
Credi: Screen Tg5

Nell’inconsolabile dolore, la mamma della piccola Jasmine, ha voluto lanciare un appello in tv, rivolto a tutti i genitori.

Io faccio un appello. State attenti con i vostri figli. Siamo più affettuosi, comprendiamo i nostri figli. Un dolore immenso che non auguro a nessuno. Spero che si trovi giustizia, non lo auguro a nessuno.

Il servizio del Tg5: QUI.