Andrea Dorno muore improvvisamente a soli 26 anni: il dolore di due città
Andrea Dorno era il capitano della squadra di basket del quartiere di San Lorenzo, a Roma, ed è morto improvvisamente a soli 26 anni
Due città, quella di Avetrana e Roma, piangono per l’improvvisa e tragica morte di Andrea Dorno. Nato in Puglia, si era trasferito nella capitale insieme alla sua famiglia. Crescendo è diventato il capitano della squadra di basket del quartiere San Lorenzo. Compagni di squadra, amici o semplici conoscenti, ora piangono per la sua prematura scomparsa.
Un destino scritto fin da quando era solo un bambino. Il papà di Andrea era un giocatore di basket ed è stato proprio lui a trasmettere la passione per questo sport al figlio.
La famiglia, partita da Avetrana, in Puglia, ha fermato le sue radici del cuore della capitale, Roma. Più precisamente nel quartiere di San Lorenzo.
Cresciuto con sani principi, Andrea è diventato presto un esempio per tutta la comunità della sua zona e dell’Atletico San Lorenzo, la squadra di basket per cui giocava e di cui era capitano.
Ciò che il destino non poteva prevedere, così come nessun altro, è che quella stella lucente potesse spegnersi così prematuramente e tragicamente, a soli 26 anni.
Cordoglio per la morte di Andrea Dorno
Sono decine i messaggi di cordoglio apparsi sui social per la morte di Andrea Dorno. Il sindaco di Avetrana, ad esempio, ha scritto:
Un dolore troppo grande per chiunque, che addolora l’intera comunità avetranese. Andrea era un ragazzo d’oro, serio, estroverso, simpatico. Una morte ingiusta, inaccettabile. Noi lo vogliamo salutare come sempre abbiamo fatto: col sorriso. Ciao Andrea!
A soffrire più di tutti, naturalmente, sarà la sua famiglia. Un dolore immenso per sua mamma Giulia e per suo padre Tony. Ma anche la sua seconda famiglia, i suoi compagni di squadra.
Sulla pagina Facebook dell’Atletico San Lorenzo è apparsa una bellissima foto di Andrea, accompagnata da una toccante lettera di addio. Ecco un estratto:
Ieri abbiamo perso un fratello, un compagno, un amico, un atleta instancabile. Il più alto, il più forte, il più dolce, il più vitale di noi. Andrea se ne è andato improvvisamente, e niente sarà come prima. Se ne va un amico sincero con cui abbiamo condiviso tutto, gioie e dolori, vittorie e sconfitte. Se ne va un compagno con il quale tanto abbiamo fatto e tantissimo avremmo dovuto ancora fare. Ciao Andrea, fai canestro ovunque tu sia!