Andrea Fuentes e la manovra del mignolo con cui ha salvato Anita Alvarez
Il racconto di Andrea Fuentes della manovra del mignolo che ha permesso ad Anita Alvarez di riprendersi dal malore avuto in piscina
Se a bordo vasca non fosse stata presente Andrea Fuentes, allenatrice della squadra di nuoto sincronizzato statunitense, molto probabilmente Anita Alvarez, atleta 25enne, sarebbe morta. A confermare tutto ciò, il racconto drammatico della allenatrice spagnola, che ha letteralmente salvato la vita della sua sincronetta.
I mondiali di nuoto di Budapest si sono conclusi ieri e saranno ricordati per diversi motivi. Per l’Italia è stata un trionfo assoluto, visto che con 7 medaglie d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo, gli azzurri si sono posizionati al secondo posto del medagliere.
Davanti solo i soliti Stati Uniti, inarrivabili con le loro 17 medaglie d’oro.
Una medaglia la meriterebbe anche Andrea Fuentes, allenatrice spagnola della squadra di nuoto sincronizzato statunitense, perché si è resa protagonista di un salvataggio che resterà nella storia dello sport.
Anita Alvarez, una delle sue atlete, lo scorso mercoledì aveva appena concluso la prova singola, quando è svenuta in acqua ed ha iniziato ad andare a fondo priva di sensi.
A bordo piscina è calato il gelo e nessuno ha saputo reagire con freddezza. I bagnini, per un assurdo regolamento della Federazione che verrà cambiato a breve, non hanno potuto intervenire.
L’unica che ha letto la situazione al meglio è stata appunto la Fuentes, che subito si è tuffata in acqua e ha letteralmente trascinato fuori la Alvarez, permettendo poi al personale medico di rianimarla.
La manovra del mignolo di Andrea Fuentes
Raggiunta dai giornalisti de Il Corriere della Sera, l’allenatrice ha raccontato ancora scioccata come si sono svolte tutte le manovre di salvataggio di Anita Alvarez.
Anita era pesante. Ho cercato di farla respirare ma lei non riusciva. Il cuore invece non aveva problemi, il battito era regolare, eppure non respirava. Provavo ad aprirle la bocca perché lei la teneva chiusa. Poi come insegnano al pronto soccorso le ho girato la testa su un lato per farle sputare l’acqua. Il bagnino non sapeva cosa fare, alla fine ho dovuto soccorrere anche lui.
Dopo pochi istanti che sono durati un’eternità, la sincronetta ha finalmente avuto un sussulto, ha sputato l’acqua ed è tornata a respirare.
Tuttavia, come ha spiegato l’allenatrice, Anita era ancora stordita.
I medici le hanno controllato il cuore, la pressione, la saturazione, il livello di glucosio ed era tutto a posto. Lei però era ancora stordita. Poi le hanno premuto molto forte il mignolo. È una manovra che induce il rilascio di adrenalina. Finalmente ha urlato. Era il segnale che stava bene.