Andrea Iannone squalificato 4 anni per doping: parla lui, il duro sfogo

Brutte notizie per il pilota di MotoGP. Andrea Iannone è stato squalificato per quattro anni per doping. Ecco cos'è successo

Ora non c’è più dubbio, Andrea Iannone è stato squalificato per 4 anni. La decisione è stata presa in via definitiva dal Tribunale Arbitrare dello Sport. L’accusa al pilota di MotoGP è quella di doping. Ma andiamo con ordine.

L’ex fidanzato della showgirl argentina Belen Rodriguez, è stato accusato di doping dopo un controllo effettuato al Gran Premio della Malesia del 3 novembre 2019. Il pilota, al contempo, si è sempre professato innocente.

Andrea Iannone

Andrea Iannone era stato sospeso prima per 18 mesi, mentre ora lo stop è divenuto di quattro anni. Come riporta Fanpage, la sostanza trovata nell’analisi del laboratorio è il Dostranolone, uno steroide androgeno esogeno anabolizzante.

Il pilota, subito dopo la sentenza, ha scritto un lungo post su Instagram dichiarando di aver subito un’ingiustizia. Il pilota, che ha corso per più di 15 anni, continua a professarsi innocente.

Andrea Iannone Motogp

Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni…perché di certo non mi arrendo.

Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. – Continua nel post su Instagram – Speravo nell’onestà intellettuale e nell’affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei.

Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell’innocenza e soprattutto…la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l’uomo. 

Purtroppo, questo comporta la fine della carriera di Iannone. Per il pilota abruzzese sarà difficile tornare in pista tra 4 anni. Nonostante la voglia di competere, lo stop porterà sicuramente delle conseguenze. Attualmente, pare non ci sia spazio per un ricorso.