Annunciato sciopero supermercati per sabato 30 marzo: quali saracinesche restano abbassate alla vigilia di Pasqua

La scelta dello sciopero è stata presa dopo 18 ore di trattativa giunta a una conclusione deludente. Federdistribuzione avrebbe avanzato "pretese irrealistiche".

Sarà sciopero nazionale del personale dei supermercati nella vigilia di Pasqua. Infatti, per la giornata di sabato 30 marzo 2024 si prevede l’astensione dal lavoro di molte catene e aziende distribuite su tutto il territorio italiano. Lo sciopero è stato proclamato da Cgil Filcams, Fisascat, Uiltucs e Ugl Terziario, durerà l’intero turno giornaliero e coinvolgerà addetti di grandi catene come Carrefour, Ovs, Esselunga e molte altre.

Sciopero supermercati e grandi catene 30 marzo

La protesta arriva dopo la rottura delle trattative con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale (CCNL), scaduto da oltre 51 mesi. I sindacati denunciano la “ritrosia patologica” di Federdistribuzione a riconoscere un adeguato aumento economico ai lavoratori. Innegabile che nonostante l’inflazione galoppante che ha ridotto il potere d’acquisto, i salari siano inadeguati.

Sciopero supermercati e grandi catene 30 marzo

Federdistribuzione, dal canto suo, respinge le accuse e parla di “un’occasione persa”. L’associazione di categoria ritiene lo sciopero “un atto di grave irresponsabilità” e sottolinea che le imprese hanno comunque deciso di riconoscere ai propri lavoratori un aumento di 70 euro lordi a partire da aprile, come una sorta di “anticipazione” sui futuri aumenti contrattuali.

La vigilia di Pasqua si fa quindi rovente per i consumatori, che potrebbero trovare i supermercati chiusi o con personale ridotto. I sindacati hanno in programma presìdi, flash mob e attività di sensibilizzazione per informare i cittadini sulle ragioni della protesta. I nomi coinvolti nella protesta sono: Metro, Carrefour, Ovs, Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Pam Panorama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, iN’s Mercato, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, Marr, Lidl, Arcaplanet, Tecnomat, Upim e Zara.

Sciopero supermercati e grandi catene 30 marzo

La scelta dello sciopero è stata presa dopo 18 ore di trattativa giunta a una conclusione deludente. Federdistribuzione, secondo i sindacati, avrebbe avanzato “pretese irrealistiche” finalizzate a far naufragare la negoziazione. La situazione, quindi, rimane tesa e incerta. Non è chiaro se le parti torneranno al tavolo per cercare nuovamente un accordo entro breve tempo.