La mamma di Gabriele e Marco Bianchi difende i figli, ma Antonella di Tullio manda un abbraccio alla madre di Willy

La mamma dei Fratelli Bianchi, Antonella di Tullio, rompe il silenzio e dedica il primo pensiero alla madre del povero Willy

Rompe il silenzio la mamma di Gabriele e Marco Bianchi: i due fratelli accusati dell’omicidio di Colleferro. Antonella di Tullio esprime tutto il suo cordoglio nei confronti della madre di Willy, ma non crede che i suoi figli siano assassini. La donna difende i figli e dà la sua versione dei fatti.

Una versione che però non coincide con quando le indagini riportano. Sono proprio i figli di Antonella di Tullio i principali accusati dell’omicidio del povero Willy. Ma lei non sembra essere d’accordo. In un’intervista rilasciata al Corriere.it racconta:

Antonella di Tullio

Mi vergogno per gli assassini di Willy, ma i miei figli non sono i mostri che avete descritto e la piena verità su di loro verrà fuori! Parlo come mamma di quattro figli, nessun genitore può sopportare un dolore simile. Il primo pensiero al mattino è incrociare il viso del figlio e nessuno al mondo merita una simile atrocità.

Un pensiero è dedicato anche alla mamma della vittima, ma neanche le parole bastano in questi casi. E Antonella di Tullio lo sa bene. Un breve passaggio però lo dedica anche lei. Una donna dilaniata dal dolore, le sue immagini durante i funerali del figlio sono strazianti.

Fidanzata Gabriele Bianchi

Se penso alla mamma di Willy sto male. Vorrei darle tutto il mio cordoglio, mandarle un abbraccio, ma a che servono le parole? So che la sua vita è distrutta e niente sarà più come prima.

Per ora, la madre dei due fratelli Bianchi, non vuole credere che i suoi figli siano due assassini e finché non saranno concluse le indagini resta della sua idea. I suoi figli non sono mostri.

Marco e Gabriele Bianchi

I miei figli devono pagare se hanno sbagliato, qualunque cosa hanno fatto, ma non per quello che non hanno fatto. La giustizia deve andare fino in fondo. Sono sicura che non sono stati loro a ucciderlo, una mamma certe cose le sa. Quella sera erano lì da pacieri, non se la sarebbero presa con un ragazzino.

Per la donna Marco e Gabriele sono due bravi ragazzi, giudicati male solo per i profili social che deliberebbero due personalità molto diverse da quelle che descrive.

Non sono così. Gabriele ha aperto un negozio di frutta, Marco aiuta nel ristorante di Alessandro, e dove c’è da dare una mano ci sono sempre. Li giudicate per come appaiono su Facebook ma quelle sono stupidaggini. Non sono una cattiva madre in paese mi conoscono, chiedete a chiunque. I miei figli li ho educati al rispetto, al sacrificio e alla solidarietà.