Anziano morto in casa da solo: nessuno va al suo funerale

La storia dell’anziano morto in casa da solo è l’ennesimo racconto della solitudine delle persone di una certa età. A trovare il suo corpo ormai privo di vita una volontaria della Caritas che ogni tanto gli dava una mano. Al suo funerale non si è presentato nessuno.

L’anziano morto in casa era aiutato dalla Caritas Diocesi di Roma, che ne ha raccontato la storia. Ettore, durante il periodo di lockdown, ha ricevuto assistenza da parte di una volontaria che si è sempre presa cura di lui.

Un nonno solo, dimenticato, che viveva nella sua abitazione senza disturbare nessuno. Con lui quando ha esalato l’ultimo respiro non c’era nessuno. E non c’era nessuno nemmeno al funerale organizzato per salutarlo.

Ettore era conosciuto dalla Caritas locale. Poco prima della chiusura di tutta l’Italia, il vecchietto aveva ringraziato i volontari, sottolineando che non aveva bisogno di niente. Ma ogni settimana una volontaria andava da lui per fargli compagnia, aiutarlo a sistemare casa. Simona non lo ha mai lasciato da solo: ogni settimana si presentava da lui. Ed è stata proprio lei a trovare il corpo privo di vita di Ettore.

Dal 10 giugno non avevano più sue notizie. La volontaria era andata da lui più volte, ma al citofono non rispondeva nessuno. I vicini non lo vedevano ormai da giorni. E così l’associazione ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che entrando in casa hanno trovato Ettore a letto. Ormai era morto. Morto da solo, senza nessuno accanto. Solo come aveva sempre vissuto.

La Caritas locale ha ricordato Ettore con le parole di papa Francesco, dedicate alla solitudine di tutti quegli anziani lasciati soli, come materiale di scarto. Un male dei nostri tempi. Al suo funerale non c’era nessuno.

Una triste storia come purtroppo ce ne sono tante altre di anziani lasciati soli al loro destino.