Arrivati i primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo di Alessandra Ollari: era scomparsa a giugno dello scorso anno
Alessandra Ollari scomparsa a giugno delle scorso anno e ritrovata morta: arrivati i primi risultati dell'autopsia
Purtroppo la vicenda di Alessandra Ollari resta ancora oggi un vero e proprio mistero. Il medico legale lo scorso 28 febbraio, insieme ai consulenti di tutte le parti, ha eseguito l’autopsia sul corpo, ma ora ha a disposizione circa 60 giorni per consegnare la relazione completa.
Tuttavia, dai primi risultati di questo esame, sui resti rinvenuti, non risulterebbero esserci segni di violenza, da poter aiutare gli inquirenti nelle indagini. Per il momento hanno scelto di aprire un fascicolo d’indagini, per il reato di delitto, ma per ora è ancora senza indagati.
Alessandra Ollari era una donna di 53 anni, che risultava essere scomparsa dallo scorso giugno. Nell’ultimo periodo della sua vita, stava vivendo un momento di grande fragilità ed infatti non usciva molto di casa e non rispondeva nemmeno ai messaggi delle sue amiche e delle parenti. L’unico con cui aveva rapporti era proprio il compagno Ermete Piroli.
Quest’ultimo nel raccontare l’accaduto ad una delle inviate del programma Chi l’ha Visto?, ha spiegato appunto che la donna in quella giornata di giugno aveva deciso di uscire. Voleva andare a fare la spesa al supermercato vicino casa. Una volta rientrato lei non era ad aspettarlo, ma inizialmente non si è preoccupato. L’uomo ha spiegato che ha iniziato ad allarmarsi, dopo diverse ore.
Il ritrovamento del corpo di Alessandra Ollari ed i primi risultati dell’autopsia
Per diversi mesi nessuno ha avuto più notizie della donna. Fino a quando lo scorso 2 febbraio, un uomo che era andato a portare a spasso il suo cane, non ha ritrovato i resti in un boschetto che si trova a circa un km dalla sua abitazione. Il compagno Ermete l’ha riconosciuta grazie agli indumenti ed agli oggetti trovati.
Il medico legale Donatella Fedeli, che ha eseguito l’esame sul corpo della 53enne, non avrebbe riscontrato segni di violenza, che potessero aiutare nelle indagini. Tuttavia, ha ancora a disposizione 60 giorni per poter riconsegnare agli inquirenti la relazione completa.
Le indagini al momento non hanno ancora avuto la svolta. Non è ancora chiaro come la donna abbia perso la vita, se era sola o se è deceduta per malore o per mano di terze persone. Non bisogna far altro che attendere per avere informazioni complete.