Aveva fatto credere che Alina Cozac fosse morta per un malore: emersa la verità grazie all’autopsia

Arrestato il compagno di Alina Cozac, la donna trovata senza vita in un appartamento di Pescara: non è deceduta per cause naturali

Aveva fatto credere che la compagna fosse deceduta per cause naturali, ma i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo senza vita di Alina Cozac, deceduta in un appartamento a Villa Raspa di Spoltore (Pescara) lo scorso gennaio, hanno fatto emergere un’altra verità.

autopsia Alina Cozac

Sono trascorsi 8 mesi e i sospetti degli inquirenti, nati a seguito dei segni che Alina Cozac aveva sul collo, hanno trovato conferma. La donna non è deceduta per un malore improvviso, come il suo compagno aveva raccontato. L’autopsia ha rivelato che la causa del decesso è riconducibile a asfissia meccanica violenta da strangolamento.

La 40enne ha perso la vita per mano di qualcuno e il dito è subito stato puntato contro il compagno 47enne Mirko De Martinis. All’epoca vivevano insieme nell’appartamento di Pescara ed era stato proprio l’uomo ad allarmare i soccorsi e far credere che la compagna fosse deceduta per cause naturali.

autopsia Alina Cozac

La chiamata del compagno di Alina Cozac

La telefonata registrata alle 4 di notte del 22 gennaio, mostra un uomo disperato che chiede aiuto per la sua compagna, che si è improvvisamente sentita male. In poco tempo, gli operatori sanitari del 118 si precipitano sul posto e trovano Alina priva di vita sul letto. Cercano di rianimarla per diverso tempo, ma alla fine non hanno altra scelta che dichiarare il decesso. Non c’è più nulla da fare.

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Dopo 8 mesi, i medici legali hanno depositato la relazione definitiva. Nessun malore, la donna è stata strangolata. Nessun segno di difesa, per questo gli inquirenti credono che Mirko De Martinis l’abbia colta di sorpresa mentre era a letto. Gli elementi individuati dagli esperti fanno pensare che sia deceduta a seguito di una forte pressione sul collo da parte dell’avambraccio o del ginocchio di colui che ha messo fine alla sua vita. Dalle indagini è emerso anche che la 40enne aveva confessato alla famiglia e alle sue amiche la sua intenzione a mettere fine a quella relazione.