Avezzano, ordigno della seconda guerra mondiale rinvenuto al centro della città
Paura ad Avezzano dopo il ritrovamento, nel centro della città, di una bomba inesplosa di 500 kg: ventimila evacuati per il disinnesco
Sono giorni di ansia e paura quelli che stanno vivendo gli abitanti di Avezzano, una cittadina abruzzese in provincia di L’Aquila. Nelle scorse settimane, infatti, durante gli scavi per la costruzione di un immobile, è stato rivenuto un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale. Domenica prossima migliaia di persone saranno evacuate per le operazioni di disinnesco.
Sono trascorsi 78 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e l’Italia fu uno dei paesi ‘teatro’ del conflitto. Si è calcolato che in tutto il periodo di guerra, siano stati sganciati oltre 1000 ordigni bellici dalle forze naziste e da quelle Alleate.
Di queste, sempre secondo gli studi, circa 25mila non sarebbero esplose a tempo debito e sarebbero quindi rimaste dormienti sul territorio, ricoperte dalla terra o dalle ricostruzioni di immobili che ci sono state negli anni.
E proprio a riguardo, è stato fatto un ritrovamento da non sottovalutare proprio nelle scorse settimane.
Gli operai di una ditta edile, impegnati negli scavi per la realizzazione di un immobile ad Avezzano, cittadina di circa 50mila abitanti nell’entroterra abruzzese, hanno infatti trovato una bomba di oltre 500kg sepolta nel terreno.
Si tratta di uno degli ordigni bellici più grandi e potenzialmente distruttivi mai ritrovati sul territorio italiano e l’ansia ora ha colpito migliaia di persone.
Il piano del comune di Avezzano
La Prefettura di L’Aquila ha messo a punto un piano di evacuazione che riguarderà circa 20 mila persone. Tra queste anche i pazienti di una clinica, di una casa di riposo e i detenuti del carcere cittadino.
Domenica mattina, meteo permettendo, gli artificieri giunti sul posto dalla Capitale inizieranno le operazioni di disinnesco.
I residenti delle abitazioni poste fino ad un raggio di 1481 metri dall’ordigno, dovranno lasciare le proprie case entro le 8:30 e raggiungere dei punti di ritrovo situati in zona sicura.
Poco più tardi gli artificieri procederanno a rimuovere le tre spolette di innesco, direttamente sul posto.
Una volta messa in sicurezza, la bomba verrà trasportata con un mezzo idoneo in una cava di Massa D’albe, dove sempre nella mattinata di domenica verrà fatta brillare.
Ansia in città anche per il fattore sciacallaggio. Durante le operazioni, che dovrebbero concludersi salvo complicazioni verso le 13:00, centinaia di agenti delle forze dell’ordine vigileranno tutta l’area interessata per ovviare a qualsivoglia azione illecita.