Bambina di 10 anni deve fare la chemio: ovaio rimosse e congelate per salvare la fertilità

Rimuovono le ovaie e le congelano per salvare la sua fertilità, ecco la storia di una bambina colpita da un sarcoma di Edwig

All’interno dell’eccezionale ospedale pediatrico Meyer della città di Firenze, una bambina di 10 anni deve iniziare la chemio. Alla luce di questo i medici hanno deciso di rimuovere le sue ovaie e congelarle con il fine di salvare la sua fertilità. Scopriamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio.

Questo è la storia di una bambina di 10 anni la quale è affetta da un brutto male. In particolare, si tratta di un sarcoma di Edwig, un tumore maligno dell’osso, a cellule piccole rotonde e con un forte potenziale metastatico.

Bambina foto

A causa delle brutta malattia, a soli 10 anni di età, la diretta interessata deve sottoporsi a un trattamento di chemioterapia particolarmente dannoso per la sua futura fertilità. Alla luce di questo, i medici hanno deciso di rimuoverle il tessuto ovarico per congelarlo e poi reimpiantarlo dopo le cure.

intervento chirurgico

Tale intervento chirurgico è avvenuto presso il Meyer, l’ospedale pediatrico di Firenze ed ha riscontrato grande successo. Queste sono state le parole dei medici della struttura ospedaliera:

L’eccezionalità dell’intervento risiede nella tecnica applicata: la bambina è infatti ancora in età prepuberale e per le bambine che non hanno ancora avuto il menarca è necessario procedere con l’asportazione delle ovaie mediante un intervento chirurgico mini-invasivo in laparoscopia

Foto Meyer

A contribuire per il successo dell’intervento sono stati il comparto di Ginecologia pediatrica e il centro Oncologico pediatrico e la chirurgia pediatrica del Meyer. Non solo. Di rilevante importanza è stata anche la collaborazione del Centro Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale Careggi. Quest’ultimo si è occupato della conservazione delle ovaie.

medici foto

Le parole di Erica Bencini circa l’intervento sulla bambina di 10 anni

Tuttavia, a lasciare qualche dichiarazione in merito è stata anche, Erica Bencini, professionista presso la Ginecologia pediatrica del Meyer:

Il Meyer si pone tra i pochi centri di eccellenza in Italia che hanno le professionalità che permettono di praticare questa metodica: speriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso applicabile a tutte le altre bambine che ne avranno bisogno. Grazie a questa procedura, ben riuscita per la collaborazione di più professionisti, in futuro la bambina avrà la possibilità di pensare ad una gravidanza, qualora lo desiderasse. Inoltre la sua funzionalità ormonale verrà preservata: questo significa tendere lo sguardo in avanti, alla qualità di vita complessiva delle bambine con patologie oncologiche.