Bari, neonato abbandonato nella culla della chiesa
Bari, neonato di 9 giorni abbandonato nella culla della chiesa: "Ti ameremo per sempre". Il piccolo è stato trasportato al Policlinico.
È accaduto questa mattina a Bari, un neonato è stato abbandonato nella culla fuori da una chiesa. Il piccolo ha appena 9 giorni ed ora è ricoverato in terapia intensiva.
Momenti di apprensione questa mattina a Bari, il neonato di 9 giorni è stato ritrovato nella termoculla della chiesa San Giovanni Battista, in via Arcidiacono Giovanni nel quartiere Poggiofranco. Quella culla è stata messa a disposizione per chi è intenzionato a lasciare il proprio neonato.
La termoculla ha dei sensori che si attivano quando viene lasciato un neonato al suo interno, in questo modo è scattato l’allarme. Immediatamente dopo è intervenuto il parroco don Antonio Ruccia che ha chiamato il 118.
Sono intervenuti i carabinieri insieme ad un’ambulanza e un’auto medica del 118. Il piccolo è stato trasportato al Policlinico di Bari nel reparto di terapia intensiva di Neonatologia. Le sue condizioni di salute sono apparse buone.
Vicino alla culla è stato trovato un biglietto con scritto il nome di battesimo del piccolo, si chiama Luigi ed è nato il 10 luglio. È stata scritta anche una frase che recita:
Mamma e papà ti ameranno per sempre.
Secondo le prime testimonianze, è stata vista un’Opel Astra ferma vicino alla chiesa.
Ai giornalisti, Don Antonio Ruccia ha raccontato l’emozione provata quando ha visto il piccolo nella culla termica:
“Quando è squillato il telefonino, alle 8 e un quarto, il cuore mi è arrivato in gola perché sapevo bene il significato di quel suono“. Il piccolo “strillava come un matto ed era meraviglioso“.
Poi ha spiegato che, in collaborazione con il reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari, anni fa si è pensato di installare una culla termica davanti alla chiesa.
L’iniziativa è stata attivata il 24 giugno del 2014 e oggi per la prima volta è stata usata. Mi creda, vedere quella vita nella culla mi ha riempito il cuore di meraviglia e gioia. È stato indescrivibile.