Bimba di 5 anni positiva curata a Napoli con una cura sperimentale

Salvata con una cura sperimentale la bimba di 5 anni positiva al Coronavirus e grave

Una bimba di 5 anni positiva al Coronavirus a Napoli era in gravi condizioni. Dopo essersi negativizzata ha sviluppato una sindrome infiammatoria multisistemica collegata alla Covid-19. Ma per fortuna è stata salvata all’ospedale Santobono del capoluogo campano grazie a una cura sperimentale.

Piccoli pazienti malati di Coronavirus
Fonte Pixabay

Questa è la storia di Luisa, un nome di fantasia collegato a una bambina di 5 anni che dopo essere risultata positiva al Coronavirus e dopo aver ricevuto un esito negativo dal successivo tampone, ha dovuto affrontare un’infiammazione molto grave.

La bambina si trovava ricoverata a Napoli. Dopo la negativizzazione, la piccola si è ammalata di una grave infiammazione provocata proprio dal Coronavirus.

Il dottor Vincenzo Tipo, responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico napoletano, racconta come hanno trattato la piccola paziente.

bimba di 5 anni positiva al Coronavirus
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Luisa era risultata positiva al Coronavirus più di un mese fa. Non ha mai sviluppato i sintomi e dopo poco si è negativizzata. Dopo tre settimane, però, la piccola ha cominciato ad avere febbre alta, dolori muscolari, mal di testa, congiuntivite, dolori addominali.

Nel primo ospedale in cui è stata portata, i medici hanno fatto la diagnosi di peritonite. Ma non erano convinti e così l’hanno mandata al Santobono. Qui scoprono che soffre di MIS-C, una sindrome infiammatoria multisistemica correlata al Coronavirus.

Piccoli pazienti ricoverati in ospedale
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La cura sperimentale per la bimba di 5 anni positiva al Santobono di Napoli

I medici sottopongono prima la piccola a terapie convenzionali, senza ottenere risposta. Le sue condizioni di salute peggiorano e propongono ai genitori una terapia off label, in via sperimentale.

Dopo la prima somministrazione, Luisa inizia a riprendersi fino alla guarigione completa.

Fonte YouTube Wired Italia

Questo maledetto virus è subdolo e può far male, molto male, ad adulti e bambini, senza guardare in faccia a nessuno!! Unica arma per fermarlo è il vaccino. Io mi vaccinerò, per me stesso, per la mia famiglia, per le persone a cui voglio bene, ma anche per Luisa.

Queste le parole del dottor Tipo, che ringrazia tutti i medici, gli infermieri e gli Oss che lavorano affinché i pazienti possano riprendersi presto.