Bimbo annegato ucciso dalla mamma, le parole al Gip: “Non lo accettavo, temevo fosse autistico”
Ecco le parole della donna
Di fronte al gip le parole della mamma che prima ha finto un incidente per la morte del figlio sono un macigno sul cuore. Il bimbo annegato ucciso dalla mamma è morto perché lei temeva che fosse autistico. Questa la risposta della donna che ha confessato di aver fatto morire in acqua il figlio per questo timore.
Non accettavo il bambino, temevo fosse autistico.
Questa la confessione di Adalgisa Gamba, la donna di 40 anni che di fronte al gip di Torre Annunziata, comune in provincia di Napoli in Campania, ha detto di aver ucciso volontariamente suo figlio. Dopo il fermo, la donna aveva detto che si era trattato di un incidente.
Il bambino di due anni, che si chiamava Francesco, è morto domenica sera a Torre del Greco. La donna è entrata in mare con il figlioletto facendolo morire annegandolo nelle acque del mare di fronte alla città in provincia di Napoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, Adalgisa aveva paura che Francesco, che aveva difficoltà nel linguaggio, potesse essere autistico. Ma non c’erano diagnosi certe e la donna aveva appuntamento con lo psichiatra infantile il giorno successivo all’uccisione del bambino.
Adalgisa aveva paura di una diagnosi di disturbo dello spettro autistico e per questo aveva spesso litigato con il marito. Ma aveva deciso di rivolgersi a uno psichiatra per poter capire perché il bambino non parlasse. Fino all’insano gesto che ha portato alla morte del bambino.
Bimbo annegato ucciso dalla mamma, aveva paura che fosse autistico
Intanto il gip ha convalidato il fermo. E ha anche disposto, come richiesto dal pm, anche la custodia in carcere della mamma del bambino ucciso a Torre del Greco, che dovrà sottoporsi anche a esami psichiatrici.
Dopo l’autopsia sul corpo del bambino, condotta da Antonio Sorrentino, medico legale nominato in mattinata dalla Procura di Torre Annunziata, il corpo sarò restituito alla famiglia per i funerali.