Bimbo morto annegato a San Pietro in Gu, giocava in piscina insieme all’amichetto

Gli agenti indagano sul caso

Tragedia in provincia di Padova, in Veneto. Gli agenti continuano a indagare sul caso del bimbo morto annegato a San Pietro in Gu. Secondo i genitori non si sarebbe mai buttato in acqua mettendosi in pericolo. Ascoltando l’amichetto che era con lui, si scopre che stavano giocando insieme in piscina quando è accaduto il dramma.

Bimbo morto annegato a San Pietro in Gu
Fonte foto da Pixabay

La polizia giudiziaria ha ascoltato a lungo l’altro bambino che giocava con Christian Menin, il piccolo che + morto affogando nella piscina comunale di San Pietro in Gu lunedì scorso. Uno psicologo infantile ha parlato con il bambino di 7 anni, che ha raccontato quello che stavano facendo prima della tragedia.

I due bambini erano in acqua insieme. Come testimoniato dalle numerose persone presenti e che non hanno potuto far niente per salvare il povero bambino. Secondo i Carabinieri non si tratta di giochi violenti o sfide, ma semplicemente di un incidente. Questa la causa della morte di Christian.

Christian aveva la cuffia in testa, a dimostrazione del fatto che fosse entrato in acqua di sua volontà e non spinto. Si trovava però nella piscina grande, dove l’acqua è alta un metro e venti e per un bambino di 7 anni può davvero essere troppo alta.

I genitori avevano detto che lo avevano lasciato che giocava a palla fuori dall’acqua. Ma forse si sono confusi, in un momento in cui la mente può essere offuscata e non lucida. Mamma Lisa e papà Emanuele, insieme a due bagnini, Diego Poletto e Maya Serraglio, e la responsabile dell’impianto Michela Campana, rimangono iscritti nel registro degli indagati.

Morte di un figlio
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Bimbo morto annegato a San Pietro in Gu: disposta l’autopsia

Giovedì è stata eseguita l’autopsia sul corpo del piccolo Christian, dopo che l’incarico è stato affidato al dottor Andrea Porzionato, dell’Università di Padova, nominato dalla Procura.

Bimbo morto annegato a San Pietro in Gu
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Il Pubblico Ministero ha chiesto al medico legale non solo di verificare le cause della morte, ma anche l’eventuale presenza di escoriazioni, botte, ecchimosi, per capire esattamente cosa è accaduto a Christian e perché è annegato.