Padova, morte del piccolo Christian Menin, il racconto della bagnina su ciò che è accaduto

Le parole della bagnina che è intervenuta per salvare il piccolo Christian Menin, il bimbo morto in piscina

Sono ancora in corso le indagini sulla tragica morte del piccolo Christian Menin, il bimbo di 6 anni trovato con la faccia rivolta verso il basso dentro la piscina. La bagnina che è intervenuta per salvarlo ha deciso di raccontare anche la sua versione dei fatti.

bagnina christian menin

Una vicenda che ha spezzato i cuori di tutti e che sembra essere ancora avvolta nel mistero. Gli inquirenti sono in attesa dei risultati dell’autopsia per capire cosa sia accaduto.

Questa volta a parlare è Maya Serraglio, la 22enne che ha trovato il bimbo con la faccia rivolta verso il basso dentro la vasca profonda un metro e venti. È stata proprio lei la prima ad intervenire per salvarlo. La ragazza sul tragico episodio ha detto:

Abbiamo fatto di tutto per salvare Christian. Nessun tempo o tentativo è in nessun modo andato sprecato. Adesso anche il nostro cuore è affranto. Anche noi aspettiamo la verità su quanto accaduto, che potrà essere data solo dall’autopsia.

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La bagnina risulta essere indagata per il reato di omicidio colposo, insieme ad un suo collega e alla titolare dell’impianto. Anche i genitori del piccolo Christian sono stati iscritti nel registro degli indagati.

La tragica morte del piccolo Christian Menin

Il drammatico decesso di questo bambino, è avvenuto nella giornata di lunedì 9 agosto. Precisamente nelle piscine di “Conca Verde” a San Pietro in Gu, in provincia di Padova.

La bagnina è stata la prima a trovarlo e dopo averlo tirato fuori dall’acqua, ha allertato subito i soccorsi. I medici intervenuti hanno avviato in fretta tutte le manovre di rianimazione ed hanno anche disposto il suo trasferimento nell’ospedale.

Tuttavia, i disperati tentativi dei dottori non hanno portato ai risultati sperati. Il cuore del piccolo non ha mai ripreso a battere. Infatti non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.

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CREDIT: FACEBOOK

Emanuele, il padre, in un’intervista ha deciso di parlare dell’accaduto. Ha anche detto che il figlio non si sarebbe mai gettato in piscina da solo, poiché non sapeva nuotare ed ha chiesto di rispettare il suo dolore.