Cabiate, omicidio della piccola Sharon: Gabriel Robert Marincat condannato all’ergastolo

Dopo mesi dalla tragedia della piccola Sharon, morta a soli 18 mesi, Gabriel Robert Marincat è stato condannato al massimo della pena

È arrivata la condanna definitiva per Gabriel Robert Marincat, l’uomo di 26 anni che ha ucciso la figlia della sua compagna. La piccola Sharon è morta a soli 18 mesi.

Ergastolo per Gabriel Robert Marincat

Si trovava da solo a casa con lei, quando ha allertato i soccorsi, affermando che una stufetta fosse caduta sulla testa della minore, dopo che la stessa aveva tirato il filo della corrente. Ma dopo l’intervento dei medici, è venuta fuori la triste verità. Sharon non era affatto morta per colpa di quella stufetta. Gabriel Robert Marincat aveva abusato di lei e poi l’aveva uccisa di botte.

Il 26enne è stato arrestato e accusato di omicidio e violenza fisica e sessuale. Uno scenario dell’orrore.

Gabriel Robert Marincat confessa l’omicidio

Dopo mesi di silenzio, nell’aula del Tribunale, l’imputato ha ammesso di aver commesso l’omicidio, ma non ha rivelato il movente dietro le sue orribili azioni.

Ergastolo per Gabriel Robert Marincat

Il suo avvocato ha richiesto una perizia psichiatrica, subito respinta dalla Corte.

Poco fa è arrivata la notizia di una condanna definitiva. Ergastolo per Gabriel Robert Marincat.

Ergastolo per Gabriel Robert Marincat

La vicenda risale allo scorso 11 gennaio, quando la madre della piccola si era recata al lavoro e aveva deciso di lasciare la figlia di 18 mesi con il suo compagno e convivente. Proprio lui, quel giorno, aveva telefonato ai soccorsi, affermando che la figlia della sua compagna non respirava più e che una stufetta poco prima le era caduta in testa. Gli esami medici hanno individuato un macabro scenario e puntato subito il dito contro il 26enne.

La mamma della piccola Sharon ha combattuto per mesi e, finalmente, oggi giustizia è stata fatta. Colui che ha ucciso la sua bambina, strappandola al suo affetto, è stato condannato al massimo della pena. Nessuno sconto, nessuna giustificazione, per quello che è riuscito a fare su una bambina di soli 18 mesi, che avrebbe invece dovuto accudire fino al ritorno della sua mamma.