Carabinieri travolti da un Range Rover, ufficializzata la data del funerale: la triste decisione per le esequie dei giovani
In Puglia, la regione d'origine di entrambi, verrà officiato il funerale
Amici, familiari e conoscenti si raduneranno martedì 9 aprile in Puglia, per l’ultimo saluto a Francesco Pastore e Francesco Ferraro. I due giovani carabinieri, che operavano nel Comune di Campagna, in provincia di Salerno, sono rimasti vittima di una donna, la quale, sotto effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, ha centrato in pieno la loro gazzella.
Lo stesso sindaco di Campagna, Biagio Luongo, ha disposto il lutto cittadino per la giornata odierna. Il primo cittadino si recherà a Manfredonia (Foggia) per le esequie di Francesco Pastore. Al contrario, il vicesindaco ha deciso per Salentino (Lecce) dove si svolgeranno invece i funerali di Francesco Ferraro. La decisione è stata quella di svolgere i funerali dei due ragazzi nei rispettivi paesi.
Inoltre, il sindaco di Campagna ha riferito di aver appreso dal figlio del terzo ferito, il 75 enne Cosimo Filantroia, che il padre è in prognosi riservata ed è stato trasferito in un ospedale a Napoli.
Per il primo cittadino c’è stato uno scambio di contatti anche con la madre della 18 enne che era nel sedile accanto alla donna alla guida del Range.
L’ultimo saluto ai due carabinieri
La violenza dello scontro si è rivelata troppo grave da lasciare scampo. Si spengono così due giovani vite, che stavano solamente svolgendo il propria servizio. La giovane a bordo del mezzo non era sola: in sua compagnia c’era, infatti, una 18enne, ma era lei al volante. Sebbene non le avessero mai applicato delle misure cautelari, si era già cacciata nei guai con la legge nel 2019.
Allora ricevette una punizione di tre anni per spaccio di droghe. Attualmente sono in corso degli accertamenti, allo scopo di stabilire se ne fosse effettivamente sotto l’influenza durante lo schianto. Il verdetto del primo test è stato positivo, ma soltanto in un secondo frangente vi sarà modo di definirlo con assoluta certezza.
Comunque siano andate le vicenda, la comunità di Campagna è scossa dall’accaduto. E le autorità politiche hanno preso parola, dal governatore Vincenzo De Luca al vicepremier, nonché ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Il leader della Lega ha parlato apertamente dell’episodio con termini duri e perentori. Secondo lui vicende simili attestano la necessità di rivedere il Codice della Strada al più presto, perché, al momento, è incapace di garantire l’incolumità dei cittadini. Una riforma della quale è il massimo promotore, nella speranza di vedere passare la proposta normativa da qui alle prossime settimane.
Alla radice, vi è il desiderio di usare il pugno duro nei riguardi di chi decide di mettersi alla guida, nonostante sia sprovvisto della lucidità minima necessaria per non mettere l’incolumità propria e quella altrui in pericolo.