Carlo Vicentini: le parole del fratello del medico aquilano autore della strage

Carlo Vicentini aveva detto a suo fratello Giovanni che questo week end sarebbe andato al mare con tutta la famiglia

A circa 24 ore dalla tragedia capitata ieri a L’Aquila, in cui il medico 70enne Carlo Vicentini ha prima tolto la vita alla sua famiglia e poi a se stesso, sono arrivate le parole del fratello Giovanni. L’uomo è ovviamente sotto shock ed ha raccontato le ultime parole dette al fratello.

Carlo Vicentini

Il medico, autore della strage familiare, avrebbe detto nei giorni precedenti a suo fratello che sarebbe andato al mare a Tortoreto con tutta la famiglia per il week end.

Poi, spiega il signor Giovanni, non lo ha sentito più. Ha provato a mettersi in contatto con lui, ma non ha avuto alcuna risposta. Passando davanti alla villetta di Tempera aveva poi visto le finestre chiuse, pensando quindi che fossero già partiti.

Un evento drammatico che ha scosso non solo la famiglia dell’ex primario di urologia dell’ospedale di Teramo, ma anche tutta la cittadinanza di L’Aquila.

Il sindaco Pierluigi Biondi, giunto sul luogo della tragedia, si è detto profondamente colpito e addolorato. Lo ha definito un dramma incommensurabile, “che strazia il cuore della comunità temperese e aquilana di angoscia, turbamento e interrogativi a cui difficilmente potrà essere data risposta“.

Ha poi concluso mostrando vicinanza ai familiari delle vittime e si è detto pronto a fornire tutto il sostegno possibile.

Il folle gesto di Carlo Vicentini

Carlo Vicentini

Il folle gesto del dottor Carlo Vicentini risalirebbe a circa 24 ore prima del ritrovamento dei corpi da parte delle forze dell’ordine, alla notte tra mercoledì e giovedì.

Ad allora, infatti, risalgono gli ultimi accessi su Whatsapp di Alessandra, una dei figli del medico.

Per compiere il delitto l’uomo ha utilizzato la sua pistola regolarmente detenuta, puntandola e premendo il grilletto per primo verso Massimo, il suo primo genito di 43 anni, che aveva una grave disabilità ed era allettato e attaccato ad un respiratore.

Carlo Vicentini

Poi avrebbe raggiunto la moglie coetanea in un’altra stanza, la figlia in un ulteriore stanza e in fine si sarebbe tolto la vita con la stessa arma.

Prima di compiere l’efferato gesto, Carlo Vicentini avrebbe scritto un biglietto. Secondo quanto emerge, pare che sullo stesso abbia lasciato frasi prive di senso. Arriveranno aggiornamenti a riguardo, ma questo dettaglio lascerebbe pensare che non si sia trattato di un gesto premeditato.